Una settimana fa a quest’ora stavo per scrivere la mia personalissima preview di Wrestlemania e cercavo le parole per l’incontro di Johnny Knoxville contro Sami Zayn e, diciamoci la verità, non ne ero molta entusiasta e così quando è arrivato fisicamente quel match ero pronta ad avere ragione.

Eppure, nonostante vari commenti che ho letto in giro al riguardo, a me quell’incontro è piaciuto, anche se chiamarlo “incontro” magari è troppo ma tutto quello che ho visto mi è piaciuto, l’ho trovato divertente e a tratti surreale; rido ancora per il tizio (non conosco i nomi, mi dispiace) che rimane in mutande fino alla fine. Ed è vero che non si può parlare di match, di wrestling puro così come noi l’abbiamo conosciuto e lo conosciamo ma sono dell’idea che nella vita si può sempre cambiare idea, ci si può sempre aprire ad un rinnovamento o anche solo magari vedere quel che c’è al di fuori del proprio naso.

Quindi sì, ero la prima scettica su questo incontro, eppure l’ho guardato lo stesso e nonostante sia stato poco tecnico e poco “match” ha raggiunto sicuramente il suo scopo: far divertire il pubblico, intrattenerlo, accompagnarlo in maniera più leggera a quello che avremmo visto dopo. E qui vorrei esprimere anche un pensiero per Sami Zayn, grandissima “vittima” del tutto ma quanti avrebbero accettato un qualcosa del genere anche se a Wrestlemania? E a quanti di loro sarebbe riuscito così bene questo ruolo? Ed è qui che si vedono quali sono i lottatori che valgono veramente, e non solo fisicamente, non solo atleticamente ma anche in spirito di adattamento e soprattutto di sacrificio.

Rimango sempre e comunque fan del wrestling “tradizionale” ma sono del parere che un qualcosa del genere è accettabile, se fatto bene e soprattutto se non se ne abusa. Smettiamola di lamentarci per tutto, smettiamola di essere così super critici (quando non ce n’è bisogno) e semplicemente godiamoci quello che stiamo vedendo, accettiamolo o quantomeno ignoriamolo se proprio non è di nostro piacimento.

E per quanto mi riguarda, per il mio umilissimo parere Sami Zayn e Johnny Knoxville hanno vinto domenica notte.

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW