Recentemente, la WWE ha depositato un nuovo marchio per detenerne i diritti, denominato “Shorty G”. Sempre recentemente, Chad Gable ha iniziato ad esser preso in giro a causa della sua altezza, venendo chiamato “Short” dal suo ex compagno di team Shelton Benjamin. Ci si domanda, dunque, se questo sarà il nuovo nome, o comunque il soprannome, con il quale d’ora in avanti sarà conosciuto Chad Gable.

Gable è un wrestler molto amato dai fan, grazie alle sue incredibili abilità sul quadrato e alla somiglianza (spirituale) con Kurt Angle; attualmente è impegnato nel King Of The Ring Tournament dove ha conquistato la semifinale sconfiggendo Andrade. Gable proveniva da un periodo piuttosto #acaso (gli hashtag belli che ritornano), dopo aver terminato la sua alleanza con Bobby Roode a metà aprile nel corso del Superstar Shake Up.

Se si guarda alla carriera di Chad Gable, ci si rende conto che è sempre riuscito a farsi amare, sin dal 2015 nei segmenti di backstage in cui tentava di convincere Jason Jordan ad essere il suo tag team partner; alleanza che si rivelò proficua visto che vinsero i titoli di coppia di NXT, ma che soprattutto regalò a noi fan dei gran bei match di wrestling e ci fece appassionare sempre di più a quel piccolo grande uomo, uomo che noi ritenevamo il vero motore degli American Alpha, nettamente superiore al suo collega Jason Jordan.

Arrivato il momento della promozione nel main roster gli AA soffrono del cronico problema dei neo promossi da NXT: il roster strabordante. Gli AA faticano a imporsi, tuttavia sono molto amati e gli viene riservato un minimo di storyline (riguardante proprio l’infortunio di Chad), finché non arrivano a vincere anche i titoli di coppia di SmackDown; titoli che, tuttavia, perderanno dopo neanche tre mesi a causa degli Usos.

Nonostante chiunque ritenesse Gable l’erede spirituale di Kurt Angle, è Jason Jordan ad accaparrarsi la storyline del figlio illegittimo, storyline che, tra parentesi, porterà a poco e nulla a causa delle sfortunato infortunio di Jordan. E il buon Chad? Nonostante in molti ritengano sia una buona occasione per lui di farsi valere in singolo e nonostante anche la WWE sembri virare momentaneamente su questa strada, la tentazione del tag team torna a farsi sentire e Gable fa coppia con Shelton Benjamin, in un tag team che dalla sottoscritta si guadagna l’impietoso nome di “American Beta”. So essere anche cattiva quando mi ci metto. Questa volta i titoli di coppia non arrivano e anzi il team effettua un turn heel un po’ #acaso, anche se non sono l’unico team ad aver effettuato turn ad mentula canis in quel periodo.

Ad aprile dell’anno scorso arriva lo Shake up e Gable si ritrova nuovamente orfano di un partner e nuovamente viene mandato in singolo, affrontando avversari del calibro di Jinder Mahal. Si teme che la WWE non abbia alcun piano in mente per lui e che finirà nel dimenticatoio; tuttavia, a settembre Gable ricade nel vizio del tag team e si allea con Bobby Roode svolgendo il ruolo di mini-me del medesimo. Nonostante la coppia finisca vittima di uno dei segmenti peggiori mai andati in onda a Raw, comprendenti un accappatoio di Bobby Roode e l’apparato urinario di Drake Maverick, il team arriva pure a vincere i titoli di coppia dello show rosso; neanche questo regno però dura tantissimo e vengono detronizzati dai Revival dopo appena due mesi.

Sembra ripetersi la stessa storia a gran velocità: Shake up, split del duo, Gable nuovamente da solo, ma questa volta rimane lontano dagli schermi televisivi per settimane. Deciso a non ricadere nel tunnel dei tag, Gable decide di cambiare aria e va in vacanza a 205 Live, finché non viene annunciato come partecipante al King Of The Ring 2019: Gable prima batte il suo ex tag team partner Shelton “Smile” Benjamin, poi sconfigge pure Andrade e si qualifica per la semifinale di SmackDown, dove troverà ad attenderlo Elias.

Sembra finalmente giunto il momento per Gable di un push? Il taglio di capelli avrà finalmente convinto la WWE a investire su di lui? Ammetteranno finalmente che è il figlio illegittimo di Kurt Angle?

Ovviamente è molto difficile fare previsioni, ma c’è una costante che va tenuta in considerazione ed essa è, semplicemente, Chad Gable

Gable è un wrestler che piace a pelle: sarà per le incredibili capacità tecniche, sarà per lo stile di lotta, per il suo carisma innato, per la sua verve comica; sarà la bora (cit.), fatto sta che ancora i fan non si sono stancati di Gable e ancora sperano che arrivi finalmente il suo momento. E attenzione: non stiamo parlando di un wrestler che nelle Indy ha macinato successi e conquistato innumerevoli titoli, ma di un prodotto made in WWE (sebbene le sue conoscenze derivassero in gran parte dalla lotta libera). Gable non si porta con sé, dunque, quella sensazione di “talento sprecato” che hanno in tanti quando pensano a wrestler come Cesaro, Kevin Owens, Sami Zayn, Finn Bàlor, Shinsuke Nakamura e innumerevoli altri. Eppure, nonostante ciò, Gable è molto amato, forse non al pari dei nomi sopraelencati, ma quanto basta per far sperare i fan di vederlo più spesso sul ring, di bearsi delle sue capacità, di godersi del buon wrestling.

Forse non sarà il nuovo Kurt Angle, ma il fatto che, in un roster così pieno di wrestler navigati provenienti da tutto il mondo, ci siano tanti che facciano il tifo proprio per questo piccolo grande uomo, merita sicuramente un brindisi

Con del buon latte naturalmente. Macchiato tiepido, senza schiuma, con poco caffè.