SmackDown è meglio di Raw. Ormai da diverse settimane questa frase viene ripetuta qui su ZonaWrestling da voi utenti; complici le ultime due puntate di Raw che, a detta di molti, hanno segnato un punto molto, molto, decisamente molto, basso. Ma davvero Raw va così male? E davvero SmackDown offre intrattenimento di alto livello? Oppure anche SmackDown è uno show mediocre che risalta solo al confronto del pessimo Raw?
Prima di provare a rispondere a queste domande, vorrei scrivere quali, secondo me, sono i punti da rispettare se si vuole costruire un bello show di wrestling, anzi, un bello show di wrestling “made in WWE”, dato che ci sono tante altre realtà e tutte si basano su modelli diversi.
Innanzitutto, ci deve essere una storyline principale per cui il pubblico deve essere invogliato a sintonizzarsi sul programma ogni settimana per scoprire come proseguirà, meglio ancora se la storyline è il filo conduttore di tutto lo show piuttosto che un segmento staccato dal resto; un esempio recente potrebbe essere la nascita dell’Authority e tutti i vari feud che ne sono susseguiti.
Come corollario alla storyline principale e forse di pari importanza, dovrebbe esserci almeno un feud ben gestito e che gli spettatori seguano con passione, impazienti di vedere la resa dei conti tra i due atleti coinvolti.
Deve avere un buon bilanciamento tra match riempitivi, match decenti e match belli, con almeno un incontro che abbia un livello medio-alto, perché va bene che la WWE è intrattenimento e va bene che gli incontri migliori se li tengono per i PPV, ma si sta comunque parlando di uno show di “wrestling”; perciò, meglio evitare puntate fatte unicamente di squash o match troppo brevi per dire qualcosa, o solo sufficienti.
Dev’essere dato il giusto spazio ai lottatori, in particolare ai detentori dei titoli e i relativi sfidanti, perché le cinture hanno un valore e se t’interessa così tanto tenerle tutte attive allora è giusto che ti sforzi anche di valorizzarle; di pari passo dev’esserci considerazione per le divisioni all’interno dello show, che siano i cruiserweight, le women o i tag team, perciò andrebbero evitati periodi in cui un campione non difende la cintura o non è presente negli show per mesi, evitare di ridicolizzare i pochi tag team validi che hai, non relegare troppe volte un titolo nel pre-show, etc.
Sono necessari almeno un top heel e un top face, che non devono necessariamente essere in lotta fra di loro, ma al pubblico va sempre dato qualcuno da odiare fortemente e da amare con altrettanta intensità; ovviamente non si può lasciare tutto sulle spalle di un solo uomo e più personaggi interessanti ci sono meglio è, ma gli “uomini immagine”, positivi e negativi, a questo business servono ancora.
La parte d’intrattenimento, che siano promo o segmenti puramente comedy, dev’essere quantomeno decente; la sicurezza di almeno un buon promo a settimana fungerebbe da traino e farebbe perdonare eventuali prestazioni microfoniche meno riuscite (anche se potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio come impietoso termine di paragone); il comedy, va da se, dovrebbe far ridere, punto.
Se analizzo tutti questi punti, vedo che SmackDown non può certo definirsi uno show perfetto, ma ottiene un voto positivo in quasi tutte le categorie: molti atleti sono in grado di sfornare ottimi promo; in generale almeno un buon match a puntata si trova (ma non sempre); attualmente come storyline di punta c’è il turn di Daniel Bryan, che come heel si sta evolvendo di settimana in settimana; i buoni heel e i buoni face non mancano, anche se chi dovrebbe essere heel alle volte viene tifato (right, Becky?) e viceversa. Tralasciando la pietosa gestione di Nakamura come US Champion, potremmo promuovere SmackDown anche per la gestione dei titoli e delle divisioni, dato che, più o meno, viene dato a tutti il giusto spazio e non ho ancora visto nessun tag team venire ridicolizzato con vestaglie buttate nel cesso.
Raw potrebbe ottenere un voto positivo su qualche punto, ma ultimamente sta fallendo nella questione più importante, ossia avere una storyline principale che sappia coinvolgere: i cattivi non convincono, anzi annoiano, quello che dovrebbe essere il top face attualmente non è presente negli show causa infortunio e sembra che la WWE non si stia neanche spendendo per trovargli un sostituto, la “stable” heel procede senza un vero obbiettivo e probabilmente solo dopo TLC si smuoverà qualcosa; si potrebbe dare parte, ma solo parte, della colpa ai tanti infortuni a cui la WWE ha dovuto far fronte, ma resta il fatto che se in tre ore non riesci a proporre almeno “un” feud che coinvolga, qualcosa non va. E non darei tutta la colpa neanche alle tre ore di programmazione, perché se la storyline principale non coinvolge non è detto che ridurre il tempo da tre a due ore serva realmente a qualcosa.
Dunque, per rispondere alle domande iniziali: Raw fa veramente schifo? Purtroppo, attualmente si trova in una fase insufficiente e non riesce a suscitare l’interesse del pubblico come dovrebbe, per cui anche i buoni promo o i buoni match vengono messi in mostra in una cornice non all’altezza. SmackDown vive di luce riflessa o è oggettivamente un buon prodotto? Entrambe le cose, perché offre molti spunti interessanti nel corso delle puntate, ma quando fallisce ha la scusante di essere comunque “meglio di Raw”, due piccioni con una fava quindi.
A conclusione di tutto ciò, va detto che qualsiasi trend positivo o negativo che i due show possano affrontare rimane comunque un “periodo”; che Raw ultimamente non piaccia non vuol dire che in un mese non riesca a trasformarsi in uno show godibile e, viceversa, non vuol dire che SmackDown non offrirà mai puntate noiose. Quella di oggi è una fotografia della situazione attuale, ma niente dura per sempre (e per fortuna, aggiungerei).