La TNA è ormai un lontano ricordo, e mentre la Anthem si appresta a dimenticare anche la Global Force Wrestling, Zona Wrestling decide di ripercorrere in maniera molto semplice e naturale buona parte della storia della ex federazione di Orlando creata da Jerry & Jeff Jarrett nel 2002. Un anno dopo la chiusura della WCW e della ECW, un anno dopo la nascita del monopolio WWE e dello disperdersi di notevole capitale umano, prende il via un progetto difficile ma che a suo modo riesce ad appassionare migliaia di tifosi in tutto il mondo. A raccontarcelo ci pensa un nuovo redattore dal nome emblematico di “F**k The Revival”. Buona lettura!

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” questo era quanto affermava Antoine-Laurent de Lavoisier, chimico e fisico francese nonché un icona per ogni studente di facoltà scientifiche. La sua frase è testimonianza di verità in questo mondo, ma quello del business è un panorama diverso ed alcuni punti fanno qualche eccezione. Per capire bene dove voglio arrivare dobbiamo entrare nella nostra macchina del tempo, preferibilmente una DeLorean, inserire la data 19 giugno 2002, dirigerci a Nashville (TN) ed assistere al primo evento della storia di una nuova compagnia di Wrestling dal nome TNA e cioè Total Nonstop Action Wrestling.

In quei giorni era da poco passata agli archivi la Monday Night WAR ed in WWE vi era una lotta continua per il titolo indiscusso della compagnia. Un roster ricco, forse strapieno di elementi male utilizzati e tante circostanze che diedero inizio ad una nuova era post Attitude, la Ruthless Aggression Era. Qui è esplosa gente come Brock Lesnar e debuttano elementi come John Cena, Randy Orton, Batista ed altri. La federazione di Stamford stava creando nuove leve per vivere in armonia i prossimi anni che, da li in poi, li avrebbero visti senza una seria concorrenza a causa della morte della World Championship Wrestling. Della WCW erano rimaste solo ceneri e proprio come una fenice, Jerry e Jeff Jarrett riportarono in vita quelle ceneri tramutandole in una nuova compagnia. Al loro fianco vi era un dirigente che più tardi diventerà un pezzo di storia della compagnia, Bob Ryder. Era il maggio 2002 ed anagraficamente parlando era ufficialmente nata la TNA. Il primo show della compagnia andò in scena il 19 giugno dello stesso anno, un anno diverso dagli altri ed uno show diverso dai soliti. La famiglia Jarrett pensò bene di schivare i network televisivi ed affidarsi alla trasmissione a pagamento dei propri eventi; riassumendo brevemente, Jerry e Jeff diedero vita ai PPV settimanali, cosa che per due anni accompagnò la compagnia nel suo tragitto nel mondo del pro wrestling.

Creare una nuova azienda da zero è sempre difficoltoso e di certo tale fu anche per i Jarrett che, onde evitare di trovarsi mani in mano, strinsero un importante accordo con la storica NWA ottenendo la concessione di utilizzare i titoli della federazione ed avere già un roster di base con cui partire. Debuttarono elementi che solo qualche settimana prima mostrarono spettacolo nel primo evento della storia della ROH, così come a debuttare furono dei veri e propri volti nuovi nella disciplina. Anche in TNA fu l’inizio di una nuova era e la nascita di future leggende, tra tutti un certo AJ Styles. L’ambiente dell’allora NWA-TNA era diverso sia da una major come la WWE che da una indie qualunque, l’Asylum di Nashville diede un impatto diverso agli show rendendoli con il tempo un mix tra major ed indie e creare quella che verrà denominata come “The New Face of Professional Wrestling”.

Dal punto di vista lottato vi erano anche qui diverse novità, per iniziare la categoria X-Division che fece pensare ad una Cruiserweight division 2.0 ed invece non fu altro che una divisione di giovani dove anche un atleta con qualche chilo in più, ma con la giusta dose di agilità e competenza in ring, avrebbe fatto bella figura. La Tag Team division fu un fiore all’occhiello con elementi nuovi ma che fin da subito diedero un forte impatto all’Asylum ed infine lo stile hardcore dei match più importanti come quelli per il titolo mondiale.

Nel 2002 e 2003, dal punto di vista creativo, la NWA-TNA mostra diverse lacune che però verranno colmate con la bellezza di molti match siti all’interno dei propri eventi. A partire dal primo episodio di sempre verranno decretati i nuovi campioni della federazione ed a vincere il titolo più prestigioso (L’attuale Global Championship di Eli Drake ndr) fu un ex WWE nonché un fighter MMA, Ken Shamrock. Una vittoria importantissima per la sua carriera che, senza ombra di dubbio, lo renderà un pezzo di storia indelebile della Total Nonstop Action Wrestling. Dopo Shamrock vi sarà l’opportunità di vedere l’esplosione di Rok Killings (R-Truth in WWE ndr), un main eventer che darà del filo da torcere a Jeff Jarrett. Double J diverrà campione a novembre 2002 con un lungo regno che verrà fermato da un’altra esplosione, quella del talento di AJ Styles, personaggio cui il titolo X-Division stava stretto fin da subito. Un predestinato diranno in molti e onestamente come dar loro torto davanti ad un diamante simile?! Le rivalità si susseguono, Jarrett riprende lo scettro di campione e continua a dominare la compagnia sotto la sua dittatura tanto da registrare un segmento con Hulk Hogan in Giappone che avrebbe dovuto proiettarli ad un match uno contro uno nella prima edizione di Bound For Glory. La cosa non avvenne, ma il caso pensò solo a rimandare questi incroci con qualche anno di distanza (e con deludenti esiti).

Nelle divisioni secondarie vediamo AJ Styles e Jerry Lynn alternarsi il trono della categoria X-Division. Lynn, che già allora era una leggenda del pro wrestling, diede un grande contribuito alla TNA e con la sua esperienza aiutò molti giovani come AJ a divenire grandi sia caratterialmente che atleticamente. Lynn ha dato davvero tanto alla compagnia, un elemento come lui meriterebbe a priori un posto nella Hall of Fame. La divisione tag team fu ricca di nuovi volti e le loro prestazioni in ring non faranno alto che ottenere ottimi respondi dal pubblico presenziente ogni settimana. Nacquero gli American Most Wanted ed i Triple X, due coppie che fino al 2005 domineranno la categoria alternandosi serie di titoli. James Storm e Chris Harris (I membri degli AMW ndr) stavano vivendo gli inizi delle loro carriere, chissà se “The Cowboy” avrebbe mai immaginato di arrivare al punto tale da essere considerato una leggenda vivente della federazione di Nashville?! Resta di fatto che questi due team fecero da trampolino di lancio ai The Naturals. 3Live Kru, LAX, Team Canada ed altri. Da notare come i primi campioni di coppia della compagnia furono gli acerrimi rivali della X-Division, AJ Styles e Jerry Lynn.

Il 2002 e 2003 furono quindi un trampolino di lancio generale per la NWA-TNA, avventura che prese un importante svolta nel giugno 2004 con la nascita del ring a sei lati, cosa che andrà a creare una vera identità alla compagnia rendendola una piccola alternativa con la capacità di mostrare qualcosa di diverso anche in Nord America (Il ring a sei lati era noto solo in Messico ndr). L’avventura della TNA con il ring a quattro lati trovò la sua conclusione con il primo King of the Mountain match della storia, ovviamente vinto dal “King of the Mountain” per eccellenza, Jeff Jarrett.

Finanziariamente la TNA ebbe problemi fin dai suoi inizi, la famiglia Jarrett non sarebbe mai riuscita a sostenere tutte le spese per il roster e le registrazioni degli show, c’era bisogno di investitori e così subentrò Dixie Carter con la sua azienda di famiglia, la Panda Energy, che acquistò il 71% delle quote della compagnia regalandole così una doverosa stabilità economica utile per far operare Jeff Jarrett nel migliori dei modi. Il business è una figura atroce, può darti tanto come può toglierti tutto, è così ancora oggi. Nel 2002 la fortuna della TNA fu trovare Dixie Carter, senza di lei non ci sarebbero state molti cose e non sarebbero mai esplosi personaggi che oggi fanno fortune in WWE. Passarono i problemi economici ed il giovanissimo prodotto dopo due anni stava assistendo alla nascita dei primi frutti. Svariate leggende prendevano parte agli eventi, Dusty Rhodes, Sting, Lex Luger, Scott Hall, X-Pac, personaggi che concessero così una buona visibilità alla federazione. La TNA stava per debuttare sulle TV nazionali, niente più PPV settimanali, il ring a sei lati le diede un’identità forte, il roster era ormai definito, il booking team maturo per affrontare una mossa simile e l’economia della compagnia girava con delle piccoli basi che, a suo tempo, sembravano incedibili. Era il giugno 2004 e su Fox Sports stava per nascere TNA iMPACT!

@F**kTheRevival