Analizziamo oggi come tra mille problemi la WWE e in particolare Raw stia andando avanti con le puntate settimanali. Stanno salvando il salvabile?

Sono passate quasi quattro settimane dall’edizione di Wrestlemania più strana di sempre, quattro episodi di Raw sono trascorsi nel tentativo di salvare la baracca e portare avanti il carrozzone. In questo editoriale non tratterò temi economici o di salute o etici riguardo questa scelta, ne farò solo un discorso qualitativo dello show.

Il pubblico è il sale del wrestling, anzi di più, è una componente attiva fondamentale nel contribuire al successo delle puntate, ma detto ciò credo che la ragione per i pessimi episodi del periodo vada oltre questo aspetto. Vediamo dunque le linee guida con cui hanno scelto di gestire gli episodi di Raw.

McIntyre è stato l’eroe di Wrestlemania sconfiggendo Lesnar e divenendo campione del mondo, con uno status che va giustamente alimentato. Non tra i migliori nei promo ma fa il suo, dominante in ring come deve essere, uscendo vincitore anche in situazioni di inferiorità numerica. Non potrà essere sempre così, ma dopo il trionfo sulla Bestia deve apparire come il più forte in circolazione e ci sta riuscendo. Rollins in questo momento è l’avversario ideale, un heel sempre più a suo agio nel ruolo del messia che sta sfornando bei promo e perdendo nel prossimo ppv darà una bella mano a consolidare lo status di top face dello scozzese. Trovo quindi che il titolo Universale e tutto quello che gli sta attorno ven gestito nonostante l’emergenza. Credo però che questo sia uno dei pochi punti positivi.

Money in the Bank match. Qua la scelta dei partecipanti mi lasciava un po’ perplesso, ma forse riescono a salvarsi in corner. Rey Mysterio ha zero chance di vittoria, è lì solo per far spettacolo, ma certo non può garantire le acrobazie di un tempo, francamente avrei preferito il suo sfidante nelle qualificazioni Murphy; Black va benone, come dicevo la volta scorsa ha una chance importante per togliersi dal limbo in cui è imprigionato; Apollo Crews mi è sembrata da subito un’anomalia, quasi preferivo il bollito MVP, ma ora con l’infortunio in storyline sembra la buona occasione per farlo sostiture a sorpresa da Owens rendendo l’incontro più incerto. Ma oltre i partecipanti quello che stona è stato il livello medio e lo star power degli incontri di qualificazione, per nessuno di essi ho respirato particolare hype.

Zelina e suoi amigos. Non voglio gettare la croce su questa stable, ma nell’ampissimo spazio televiso concesso loro mi annoiano spesso. Promo da heel molto banali e scusa per dar via a mille incontri di coppia o a trio di Theodore-Longiana memoria. Ogni volta che si presentano so già che da lì a poco ci sarà qualcosa di tedioso in serbo per noi spettatori.

Bobby Lashely e Lana. La rivalità trash con Rusev dava un senso a questa coppia, ora come ora aspetto senza particolari entusiasmi il momento del loro split, che ci viene già fatto annusare da un po’. Guarderei i campionati di crossfit, degli strong man o il mio meccanico se volessi vedere gente che maneggia pneumatici.

Il rientro di Jinder Mahal. Non aggiungo altro.

Ragazze. La campionessa o non c’è o c’è e combina poco. Match di qualificazione per il money in the bank di poco spessore, salvo il rientro di Nia che rischio di infortunare colleghe a parte ha il suo status, così come la gimmick da spezza braccia di della Baszler. Tra l’altro nell’ultima puntata mi avevano solleticato all’idea di un match a tre tra quest’ultima, la Jax e Asuka, ma tutto si è tramutato in una breve rissa.

Gli assenti. Sfogliando il roster di Raw spiccano divere assenze. Tra esse Lesnar (va bé), Owens (rientro al posto di Apollo in ppv?) e AJ Style e Orton che vendono la sconfitte di Wrestlemania. Tolto il protetto di Heyman che sapevamo non sarebbe stato presente, in una situazione del genere pesa ancora di più la decisione di tenerli fuori.

In sostanza a Raw abbiamo una buona rivalità per il titolo e per il resto poco altro, con qualificazioni al money in the bank poco allettanti e tanti incontri a caso tra la stable di Zelina e vari face. Se già l’assenza di pubblico è pesante, riempire le tre ore in questo modo è un’impresa troppo ardua e la WWE ci sta mettendo del suo. Io francamente faccio fatica a guardare le puntate che a volte diventano quasi un dovere, così come è sempre più difficile trovare spunti interessanti da parlare con voi sui vari episodi. A livello qualiativo non vale proprio la pena di seguire Raw attuale, spero che dopo Money in the Bank con magari il rientro di qualche main eventer e un possessore della valigetta intrigante la situazioni migliori, almeno un minimo.

Sergedge – EH4L