Extreme Rules passa agli archivi, continuando il trend positivo lanciato dalla WWE dal post Wrestlemania in avanti. Che sia davvero il preludio di una “nuova era”? Danilo alla tastiera, Mauro Picotto alla consolle e Carlo Vanzina in cabina di regia. Enjoy!

The Usos vs. The Club (Karl Anderson and Luke Gallows) – Texas Tornado Tag Team Match
Lo special event parte con questo tag team match che, alla luce della stipulazione “tornado”, ha goduto di un ritmo piuttosto serrato, nonostante lo scarno minutaggio. Il “Club” mette a mal partito gli Usos senza eccessivi scossoni, con tanti colpi stiff ed una Magic Killer al termine della contesa per sugellare il tutto: sarà interessante vedere come evolverà la storyline dei vincitori con AJ Styles, uscito invece sconfitto dalla sua ultima (?) possibilità per un giro Titolato. Off topic: quanto sarebbe figo vedere Cena vs Styles?
Winners: The Club in 8’44”
(6,5 / 10)

Kalisto (c) vs. Rusev (with Lana) – WWE United States Championship
La WWE ha preso un videoregistratore abbastanza vetusto, ha staccato il pulsante “reset” dallo stesso e lo ha appiccicato sulla fronte del bulgaro filo russo con due colpi di colla a caldo. Gli ultimi tredici mesi fatti di triangoli amorosi, League of jobbers e via discorrendo non sono mai esistiti, e Rusev si ritrova esattamente da dove era partito, con una Lana meno austera nel look ma anche meno carismatica. La contesa è stata sufficiente o poco meno, ed il finale è stato abbastanza anticlimatico inscenando un angle di un infortunio appena tre settimane dopo quanto successo ad Enzo Amore: scelta discutibile a mio modesto avviso. Kalisto deve mangiare tonnellate di pane raffermo prima di potersi avvicinare ad un mostro sacro come Rey Mysterio, ed i suoi 117 giorni da Campione sono stati il valium dato al Titolo U.S. dopo la scarica di adrenalina iniettata da Cena.
Winner and NEW U.S. Champion: Rusev in 9’33”
(5,5 / 10)

The New Day (Big E and Xavier Woods) (c) vs. The Vaudevillains (Aiden English and Simon Gotch) – WWE Tag Team Championship)
Incontro dal minutaggio davvero irrisorio, culmine teorico di un torneo tag team che ha regalato al New Day degli avversari, a questo punto, decisamente non all’altezza. Strano come il pin vincente sia stato effettuato dall’anello “debole” dei W-W-E-World-Tag-Team-Champions, Xavier Woods, strano come la vittoria sia stata figlia di una scorrettezza (il calcione di Kofi non visto dall’arbitro), strano come lo stesso Xavier sia stato il primo a sopravvivere alla whirling dervish, ed infine stranissimo come Big E non si sia ancora ammazzato per quello stupidissimo suicide dive dalla seconda corda, uno spot tanto pericoloso quanto inutile. Considerata la sovrabbondanza di minuti nell’Asylum, almeno 5 minuti in più ad un match figlio di un sudato torneo avrebbero potuto concederli: in virtù di questo, in virtù dell’in ring non entusiasmante se non nell’hot tag per Big E, mi sento di dare un voto abbastanza contenuto.
Winners and STILL WWE Tag Team Champion: The New Day in 6’12”
(5,5 / 10)

The Miz (c) (with Maryse) vs. Kevin Owens vs. Cesaro vs. Sami Zayn – Fatal 4 Way Match for the WWE Intercontinental Championship
Extreme Rules ha avuto due match della serata, entrambi bellissimi sotto numerosi punti di vista e nel contempo molto, molto diversi sia nella forma che nella sostanza. Il match per il Titolo Intercontinentale, durato poco meno di venti minuti, non ha avuto soluzioni di continuità. Spot dopo spot, ogni coppia di personaggi coinvolti ha potuto interagire almeno per qualche scambio, ed ognuno dei partecipanti alla contesa ha dato l’impressione di poter vincere, rendendo gli ultimi 4 minuti un vero e proprio simposio di falsi finali tremendamente efficaci. MVP del match, a mio avviso, diviso ex equo tra Cesaro e Kevin Owens: il primo capace di evoluzioni sul ring a dir poco uniche, ed il secondo in grado di fornire spessore e cattiveria anche ad una semplice chop o ad un’esternazione al tavolo di commento. Anche gli altri due, in ogni caso, non sono stati da meno: Zayn con la sua completezza come character e Miz come perfetta antitesi, assieme a Maryse, di questa nuova “generazione indy”. Probabile candidato a match dell’anno, sicuramente da collocare nella top 3.
Winner and STILL WWE I.C. Champion: The Miz in 18’18”
(8 / 10)

Dean Ambrose vs. Chris Jericho – Asylum Match


Perchè il panettone piace così tanto? E’ un dolce tutto sommato semplice, di gran lunga meno saporito rispetto ad una cassata, una sfogliatella o un pasticciotto, eppure una volta all’anno la fa da padrone. Questo perché per mangiarlo occorre aspettare un anno, dunque il suo avvento è condito da un attesa che rende, a tutti gli effetti, un dolce altrimenti comune speciale nel suo genere. Ecco, al posto del panettone provate ad immaginare delle puntine da disegno cromate: aspettate a fare il primo boccone però. Il Pop ricevuto dalle puntine è stato, probabilmente, il più forte della serata: in questa era PG, dove il sangue è bandito e dove la violenza è talvolta elemento pericoloso e da celare, uno spot in altri tempi semplice, inflazionato e stravisto è diventato improvvisamente eclatante, unico, iconico. Ed ecco che arriva il “ma”. Spot finale a parte, dove la nostalgia e la repressione nata dall’epoca PG sono esplose in un’irrazionale onda sentimentale, l’incontro è stato lungo, eterno, con pochissimi spot di nota (l’elbow di DA e poco altro), un pubblico annoiato e drenato dal match precedente e tanto ricorso alle armi, con tutto l’inverosimile che ne deriva: a mio avviso si può parlare di sufficienza solo alla luce del finale e dell’esito della contesa. Se il tutto doveva portare solo ad uno spot, sarebbero bastati dieci/quindici minuti regalando, perché no, qualcosa in più al match di coppia ed a quello femminile.
Winner: Dean Ambrose in 26’21”
(6 / 10)

Charlotte (c) vs. Natalya – Submission Match for the WWE Women’s Championship
Incontro che ha risentito del minutaggio eccessivo dell’Asylum match. Le due hanno disputato una contesa ordinata, di gran lunga inferiore però ai precedenti avvenuti ad NXT ed a Roadblock: stilisticamente queste lottatrici avrebbero potuto raccontare una storia decisamente più coinvolgente. La comparsa di Dana Brooke come nuova “pro-tetta” di Flair è un preludio allo split che dovrebbe poter avvenire tra i due di qui a breve, in attesa del rientro della Banks, che tanto bene avrebbe potuto fare in questo periodo storico. Un po’ mi dispiace per Natalya: essendo stata la prima “rivoluzionaria” in un’epoca in cui non si era mai parlato di rivoluzione, un giro titolato da Women’s Champ come premio alla carriera ci sarebbe stato tutto.
Winner and STILL WWE Women’s Champion: Charlotte in 9’31”
(5,5 / 10)

Roman Reigns (c) vs. AJ Styles – Extreme Rules Match for the WWE World Heavyweight Championship
Il miglior match mai disputato da Roman Reigns, senza timore di smentita. Questa contesa ha avuto veramente tutto: spot d’effetto (il border toss – sit down powerbomb di Reigs, il backbodydrop su Styles, la Phenomenal Forearm dal tavolo del panel, la powerbomb sul tavolo di commento, la spear conclusiva, la styles clash sulla sedia), ottima storia raccontata dai due con Reigns superiore dal punto di vista fisico e Styles intento ad usare la sua superiore velocità e tecnica, buona anche l’interazione che ha visto coinvolti sia gli Usos che il Club, eliminati dall’equazione in modo alternato dai due protagonisti. Styles, dopo tre sconfitte su tre match disputati negli Special Event, non è uscito indebolito da nessun punto di vista…e ciò la dice lunga sulla sua caratura come performer e sull’ottima costruzione di questa faida, a mio avviso una delle migliori degli ultimi anni. Anche Reigns ha disputato un match condito da ritmi giusti, spot appropriati ed espressioni facciali da heel vero, dove la sua fisicità e la sua rabbiosa esplosività hanno fornito quell’aura “selvaggia” che tanto fa bene a questo personaggio. Contrariamente all’Asylum match, questo incontro mi è sembrato durare un attimo, anziché più di venti minuti…anche la sorpresa finale con il ritorno di Rollins è stata una bella ciliegina sulla torta. Dispiace per Styles, ma il pensiero di poterlo vedere come Campione WWE (purtroppo) era troppo inverosimile per essere vero: di sicuro si candida come uno dei favoriti (assieme ad Owens) per la vittoria dell’imminente MITB. Well done!
Winner and STILL WWE World Heavyweight Champion: Roman Reigns in 22’14”
(8 / 10)

Danilo

PANORAMICA RECENSIONE
Voto PPV
7