Ritorna, questa volta più necessario che mai, il vostro angolo di sfogo personale sulla WWE, con la sua fantastica copertina che diventa sempre più pheega ogni mese. Ritorna la FLOP 10 di ZonaWrestling.

E partiamo dunque ad analizzare i dieci momenti NO di WWE Royal Rumble 2015. Anzi, 10bis

10bis) Tutto perfetto…o quasi!

Seth Rollins esegue la Phoenix splash mancando clamorosamente il bersaglio e colpendo John Cena dritto dritto sulla miniminchia. Ma gli si può perdonare quest'unico errore dopo un'intero match disputato in maniera eccellente, tuttavia volevo informarvi del fattaccio perché possiate rivedervi più volte, tramite il magico uso del replay, la meenchiata che si sono presi.

10) You had one job!

Una cosa doveva fare O'Neil: finire fuori dal ring in un secondo ed eguagliare il record di Santino Marella, invece finisce con le spalle sulla corda più alta non potendo così roteare all'indietro. C'è da dire che la colpa è anche di Ambrose e Reigns, che lo caricano troppo presto facendolo finire troppo in basso alle corde, lui ci mette del suo arrivando quasi al centro del ring invece che rimanersene nei dintorni delle corde. Mi sa che l'anno prossimo qualcun altro dovrà sacrificarsi per ripetere lo spot a dovere. Chissà perché il Grande Capo Vince ci teneva così tanto a questo spot.

9) Non ci sorprendi più

Kofi Kingston ha un'unico ruolo alla Rumble: salvarsi nella maniera più rocambolesca possibile. Stavolta non gli è riuscito manco quello, dal momento che cadere addosso ai Rosebuds risulta ben poca cosa rispetto ai salvataggi miracolosi a cui ci ha abituato in passato. Se devi fare lo spot da Mr zompo zompo, almeno fanne uno che sia un minimo spettacolare.

8) Eliminazioni llllleeeennnntteeee

Questa è un'opinione molto personale, dunque si trova ancora relativamente in basso nella classifica: personalmente trovo per nulla emozionanti gli spot in cui un wrestler viene colpito da un colpo devastante, colui che l'ha sferrato si bea col pubblico per un'infinità di tempo e poi lo getta giù a sacco di patate, lo trovo un modo di eliminare la gente che smorza sin troppo la tensione, tensione che in un Royal Rumble match non dovrebbe mai calare. Vi lascio immaginare dunque quanto io abbia odiato le eliminazioni di Ziggler,  Wyatt e simili ad opera di Big Show e Kane.

7) Ancora loro?!?

L'anno scorso i NAO si sono impunemente appropriati dei titoli di coppia, quest'anno i BFF di Triple H sono miracolosamente riusciti a prendere “di nuovo” parte alla Royal Rumble e di nuovo si sono dimostrati non all'altezza del compito, dato che la loro forma, più l'acerbitudine (neologism is the way) degli Ascension, che non ha permesso agli uni di colmare le lacune degli altri. Va detto che rispetto all'anno scorso non hanno vinto titoli, anzi non hanno vinto affatto. La WWE ha scelto di presentare gli Ascension come il nuovo che surclassa il vecchio, peccato che non puoi pretendere di dichiararti migliore dei Road Warriors e poi, al massimo, sconfiggere i NAO. Con tutto il rispetto.

6) Mi spieghi a cosa servi?

Hai due wrestler ottimi dal punto di vista tecnico ma che non sai sfruttare, dunque decidi di metterli in coppia, hai anche la pazza idea di farli vincere in PPV, cosa che posso solo apprezzare. Peccato che decidi di rovinarli affiancando loro pure Adam Rose. Cosa ci azzecca Rose con Cesaro e Kidd? Che bisogno hanno di lui? C'è bisogno delle distrazioni di Rose e Natalya per giustificare le vittorie di questo tag team? Ma fatemi il piacere. A proposito: qualcuno sa dov'è finito The Bunny?

5) La gomitata bionica

Il Divas Championship non viene difeso perché si decide di mettere le uniche due sfidanti credibili (essendo AJ Lee ancora infortunata) in tag team assieme. Il match è stato gestito male sotto molti aspetti, in primis un heat infinito sulla povera Natalya. Ma ciò che davvero mi sconsola è il finale: una gomitata? Davvero? Davvero? Neanche lo sforzo di sollevare una Natalya esausta per la Rack attack? Passi che la canadese era appunto sfinita e che a Paige è stato impedito di darle il cambio, ma che una wrestler cada giù per una maledetta gomitata è improponibile, robe del genere non si vedevano dai tempi in cui Layla schienava la povera Emma dopo averla semplicemente fatta scivolare dal paletto. A tutto ciò si aggiunge una Natalya stranamente in palla (mi è stato segnalato, all'ultimo momento, un tag senza senso dato a Paige)

4) Fate fuori tutti i face

In molti si sono indignati per l'eliminazione troppo frettolosa di Daniel Bryan (dieci minuti scarsi di permanenza per lui nella Rumble), ma anche di altri beniamini come Dolph Ziggler (quanti minuti ha resistito? Tre?) o Ryback. In realtà la soluzione, entrando nella mentalità della WWE, è più semplice di quanto si possa pensare: se avessero lasciato Bryan dentro al ring assieme a Roman Reigns tutto il pubblico si sarebbe schierato dalla parte di Daniel, stessa cosa per Ziggler che non poteva dividere il ring con Reigns troppo a lungo, quindi la WWE ha pensato bene di eliminare Bryan addirittura molto prima che Roman Reigns entrasse nel match, come se in quei pochi minuti il pubblico potesse tranquillamente dimenticarsi di Bryan e tifare il primo babyface che passava di lì in sua sostituzione. Giusto giusto Dean Ambrose si è salvato da un'eliminazione fulminea, perché doveva collaborare col suo ex tag team partner. Dunque ripeto: se cercate una spiegazione all'eliminazione flash di Daniel Bryan eccola qua, peccato che la pensata geniale della WWE abbia fallito su tutta la linea.

3) Non pretendo Michaels vs Taker, però…

Non mi posso definire un'esperta, ma io credevo che fosse buona norma, quando rimangono solo due contendenti dentro la Rumble, che i due abbiano almeno un po' di tempo per darsele in santa pace, che si guardino per poi indicare il logo di WrestleMania, come a dire “mi spiace amico, ma quella per me è la cosa più importante”. Leggendo la review della Rumble mi è ritornata alla mente l'edizione del 2007 e l'incredibile mini-match messo in piedi da Shawn Michaels ed Undertaker. Non pretendevo certo che Rusev e Roman Reigns rimanessero un'altra decina di minuti sul quadrato, ma qualcuno mi spiega il senso di far ricomparire Rusev all'ultimo momento, se poi ha dovuto essere eliminato dopo una Spear e una spinta? Certo, considerato il fatto che Rusev durante la Rumble ha ricevuto il più grosso pop della sua vita, forse è un bene che non sia rimasto sul ring da solo con Reigns troppo a lungo, l'avrebbe surclassato dal punto di vista del tifo.

2) I giganti sono tutti morti

Non ci crediamo più, non m'interessa se Big Show con un KO punch ha steso Dolph Ziggler che era appena entrato fresco come una rosa, non m'interessa quante eliminazioni lui e Kane abbiano portato a termine, non m'interessa che sono alti qualcosa come cinque metri e mezzo e pesano quintali di tonnellate, non m'interessa che fossero in due contro uno a cercare di buttar fuori Roman Reigns: non sono più credibili. Non sarebbero riusciti a incutere timore neanche se avessero eliminato da soli tutti gli altri concorrenti, non sono riusciti a rappresentare una seria minaccia neanche per un secondo, qualcuno di voi si è minimamente sentito intimidito dalla loro presenza nella Rumble? E il motivo è semplice: quei due wrestler ormai hanno perso tutta la loro credibilità. Davvero la WWE pensava che il pubblico avrebbe potuto credere che Roman Reigns non sarebbe riuscito a battere Big Show e Kane? Rusev e Bray Wyatt, loro sì che si sono dati da fare nel loro ruolo di “big men non big men”, sicuramente li avrei ritenuti una minaccia molto più inquietante di Kane e Big Show. I “giganti” nella Rumble non incutono timore da almeno un lustro, figuriamoci se potevano farlo in questa Rumble.

1) Se non può neanche The Rock…

Hanno tentato il tutto per tutto: spedire The Rock ad aiutare Roman Reigns sperando che il pubblico li tifasse entrambi, o almeno tifasse Reigns di riflesso, hanno scelto uno dei più amati di sempre, uno che in un anno scarso è stato capace di fargli dimenticare che nel 2013 aveva vinto il titolo WWE senza neanche avere la decenza di presentarsi sul ring in forma decente, o che si era reso partecipe di un inutile twice in a lifetime, la gente se n'è scordata in fretta, perché Rocky è Rocky e nessuno è come lui. Eppure neanche The Rock è stato capace di far mandare giù al pubblico (di Philadelphia, ricordiamolo) la vittoria del “prescelto” Roman Reigns. Credo che questo sia stato il fallimento che la WWE non si aspettava, l'ultima carta da giocare che si rivela utile come il due di fiori con briscola bastoni. Per questo motivo, credo che in cima a questa FLOP 10 debba esserci lui, The Rock, nemmeno lui è stato in grado di compiere il miracolo.

Si conclude anche per questo mese la FLOP 10, che anche questo mese non è stata per nulla difficile da stilare. Ho evitato di mettere la vittoria di Roman Reigns in prima posizione in quanto, dato che questa è una FLOP 10, ho preferito concentrarmi su come la WWE abbia cannato con tutti i tentativi che ha cercato di tirar su per farci meglio digerire la pillola samoana. Ne avesse azzeccato mezzo, e se questo non è un flop…

Anche questo mese, se pensate che abbia omesso qualche punto fondamentale o se pensate che sia stata troppo cattiva, sentitevi liberi di integrare questa rubrica come meglio credete.

Stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che ho detto la mia.

 

Ysmsc.

 

Celeste "Ysmsc", infesta ZonaWrestling ormai da sette anni e da cinque si ritiene esperta di wrestling per il semplice fatto di praticarlo lei stessa. Avendo ricoperto quasi ogni ruolo all'interno del sito, attualmente di occupa si NXT e, quando arriva il bonifico su PayPal, partecipa al ZW Radio Show