Ripensando alla scorsa estate e allo storico draft, il pensiero di tutti all’epoca è stato quello che immaginava un enorme divario tra Raw e Smackdown. C’era la sola Becky Lynch che avesse, nel recente passato, avuto vittorie e potesse essere definita una star, già fatta. Tanto che inizialmente, la stessa WWE, conscia della situazione, non si era fatta troppi problemi a confermare la rossa come top star della categoria. E fino a qui, tutti tranquilli, pochissimi rischi e neanche troppo lavoro sotto traccia per iniziare a costruire qualche alternativa. La mossa intelligente della WWE, sicuramente prevista e programmata, è stata quella di iniziare un processo, molto repentino di creazione di “stelle”. Non è per nulla casuale il recente boost di popolarità di Alexa Bliss come heel e Naomi come face. Non si tratta di un processo che mira alla promozione di lottatrici di qualità, si tratta di un processo per creare star, per creare personaggi.  Siamo tutti d’accordo nel dire che Naomi e Alexa Bliss, non siano delle lottatrici al livello di Charlotte o Sasha Banks, ma questo alla WWE non interessa. La compagnia ha necessità di tenere il “gold standard” a Raw e a Smackdown una categoria più “caratterizzata” che qualitativa. In questo, le figure di supporto di Natalya e Mickie James, sono fondamentali per far crescere e, diciamolo sinceramente, mascherare le carenze di molte. Recentemente, inoltre, c’è stata l’affermazione di Naomi, che probabilmente sarebbe andata a Wrestlemania e difendere e perdere il titolo di categoria, ma l’infortunio ha cambiato i piani e, quindi, invece di fare un passo “indietro”, è stato intelligente valorizzare il precedente regno di Alexa Bliss. Il passo indietro a cui mi riferisco sarebbe stato quello di avere “paura”, in vista di Wrestlemania, e dare il titolo a Becky. Questo avrebbe significato dire al pubblico che per qualche mese, le campionesse erano state solo un caso. Invece, fortunatamente, è stata colta l’occasione di spingere forte sul personaggio della Bliss, proprio in vista di Wrestlemania, come occasione ideale di creare una star. Non avremo il desiderio di vedere Alexa Bliss in estate a Raw sfidare Charlotte ed avere l’acquolina in bocca come se dovessimo immaginare AJ Styles vs Nakamura, questo no, ma avremo un nome, segno che la categoria femminile, in assoluto, si sta evolvendo non solo come qualità ma anche come starpower. Ed è un altro piccolo traguardo questo. Non sono mai stato un estimatore del wrestling femminile, ma questi anni mi stanno facendo ricredere; a Elimination Chamber, anche per ragioni pratiche, l’undercard è stata caratterizzata quasi completamente da incontri di lottatrici femminili. Ognuno dei quali con un senso e un build-up degno di questo nome.  Magari le storyline ancora non eccellono qualitativamente, non abbiamo ancora visto nulla di rivoluzionario, ma credo che sia questione di relativamente molto poco.  Aldilà di questa facile previsione, credo che Alexa Bliss, ancora più di Naomi, possa sintetizzare questo nuovo corso, che possa vedere la valorizzazione di “talentini” nati e cresciuti ad NXT fino ad essere rilevanti nello show del martedì.