Si conclude quest’oggi il trittico di articoli sulla gestione di tutti i titoli all’attivo in WWE nel 2019. Sì, a febbraio inoltrato, che a noi piace prendercela comoda. Quest’oggi esaminerò principalmente i titoli di NXT in quanto la mia visione dello spin off UK è stata alquanto discontinua e non vorrei fare un torto allo show inglese dando una visione superficiale delle cose, mi limito a dire che, se credevo impossibile immaginare un dopo Pete Dunne, adesso mi domando cosa si inventeranno per il dopo Walter. E dopo due show che ci hanno regalato grandi soddisfazioni, ma anche non pochi dispiaceri, è possibile che la strada quest’oggi sia tutta in discesa?
NXT Championship: in realtà pare di no. La strada, più che in discesa, è stata irta di ostacoli, dal momento che la WWE ha dovuto fare i conti con l’infortunio di Tommaso Ciampa che ha causato alcuni problemi alla rivalità con Gargano (adesso sembra pace fatta tra i due, ma mai dire mai). Nonostante ciò, grazie agli ottimi performer coinvolti, NXT Championship ha regalato match di altissimo livello ed un MOTY tra Gargano e Adam Cole, il quale è l’attuale possessore della cintura. Cole si è dimostrato un ottimo campione e la Undisputed Era continua a funzionare come stable, infatti il gruppo sembra destinato a non lasciare NXT tanto presto. Interessante poi come a TakeOver Portland sarà proprio Ciampa a tentare di strappare la cintura a Cole. Se proprio volessimo fare i puntigliosi, qualcuno avrebbe voluto un regno di maggior durata per Johnny Gargano, ma anche per lui l’appuntamento con Raw e SD sembra rimandato, perciò mai dire mai. Contro ogni avversità, una cintura che non smette di accrescere il suo prestigio.
NXT North American Championship: la cintura più giovane del roster giallo (prima che ne arrivasse una viola), avendo circa un anno e mezzo di vita. Sei campioni in totale in cui anche qui spunta un Gargano selvatico, che con i suoi quattro, dico quattro, giorni di regno, ha fatto da passaggio di testimone tra Ricochet e il lungo regno da campione di Velveteen Dream che si è protratto fino a settembre scorso. Dream ha difeso la cintura dall’assalto di un temibilissimo Matt Riddle e di un redivivo Tyler Breeze, poi addirittura in un Triple threat contro Pete Dunne e Roderick Strong, ma alla fine ha dovuto cedere il titolo a quest’ultimo regalando una cintura a tutti i membri dell’Undisputed Era. Interessante notare come gli ultimi tre cambi di titolo siano avvenuti non in un PPV ma nelle puntate regolari di NXT, difatti pochi giorni fa Keith Lee ha forse aperto la prima crepa nel dominio dell’UA quando ha sconfitto Strong per la cintura. Anche questo titolo porta a casa un anno di performance e match ottimi, tanto che si fa fatica a definirlo una cintura “secondaria”. Dream on
NXT Tag Team Championships: il 2019 si è aperto con i War Raiders che detronizzano l’UA e diventano per la prima volta campioni di coppia di NXT. Tuttavia, i Raiders ottengono una, forse frettolosa, promozione nel main roster e rendono i titoli vacanti; si opta dunque per un Ladder match a quattro coppie dove a trionfare sono gli Street Profits, ma dopo poco più di due mesi le cinture tornano salde alla vita dell’UA, ove risiedono ormai da agosto scorso, mentre anche gli Street Profits passano al main roster (ora che ci penso, forse dovrei abbandonare tale terminologia, ma diciamo che per il 2019 NXT era ancora considerato “territorio di sviluppo”). Una tale dominanza dell’UA sembra quasi far supporre che la WWE abbia paura a voler affidare le cinture a dei nuovi campioni ed in effetti se si scorre la lista degli attuali tag team dello show giallo si può notare qualche problema: Danny Burch ed Oney Lorcan al momento paiono inattivi, i Forgotten Sons non possono reggere il confronto con l’Undisputed Era, i DIY paiono essersi riuniti solo momentaneamente giusto per affrontare i Mustache Mountains, dato che Ciampa affronterà Cole a TakeOver. L’unico team, seppur nato per caso, che potrebbe dar noie all’UA sono i BroserWeight. Dal 2019 è dunque emerso che, sebbene i match tag siano una garanzia di spettacolarità, forse la categoria tag team ha bisogno di qualche nuovo innesto, in modo che il post Undisputed Era non deluda.
NXT Women’s Championship: sarò breve: Shayna Baszler. 416 giorni di regno in cui il personaggio di Shayna è cresciuto sempre più, conquistando i cuori di coloro che nutrivano forti dubbi su di lei. Poi, alla fine del 2019, con una costruzione altrettanto degna di nota, arriva finalmente Rhea Ripley a detronizzare la campionessa. Per le due adesso sembrano esserci in ballo grandi progetti: proprio lunedì la Baszler ha attaccato Becky Lynch mentre pare che Charlotte sia intenzionata a sfidare Rhea a WrestleMania per la cintura di NXT. Chapeau alla WWE per averci regalato queste due grandi gioie nel 2019; sulla carta sembra impossibile fare di meglio, ma mai dire mai.
NXT Cruiserweight Championship: ecco, non poteva essere tutto rose e fiori, nevvero? La divisione Cruiserweight ha vissuto tanti, tanti, tantissimi momenti difficili. In realtà il 2019 non era neanche iniziato male, dato che si basava su un campione solido come Buddy Murphy, che aveva una costruzione degna di questo nome alle spalle; poi, con la vittoria del titolo di Tony Nese prima e di Drew Gulak poi, il titolo ha perso velocemente interesse; la WWE allora ha deciso di tagliare la testa al toro e dirottare la cintura ad NXT, rendendola un’esclusiva di quel roster ad ottobre. Immagino che gioia dev’essere stata per Lio Rush vincere la cintura avvolto dal calore dell’NXT arena, quando era abituato a lottare nei Kick-off dei PPV davanti a un pubblico muto e distaccato. I fan di NXT, si sa, fanno sentire il loro affetto. Da ottobre a gennaio abbiamo già avuto tre cambi di titolo, con Angel Garza che ha sconfitto Rush per poi chiedere alla fidanzata di sposarlo (cheap pop, cheap pop) e che ha tuttavia perso la cintura relativamente presto in favore di Jordan Devlin. Nulla di eccelso, non basta avere un’arena più partecipe ai match per parlare di rinascita della divisione Cruiserweight, ma almeno adesso il titolo si trova in una zona protetta. Giudizio sospeso.
E siamo giunti alla fine. NXT si conferma un’isola felice ove i fan possono approdare; il 2020 potrebbe segnare la definitiva conferma dello show giallo come “terzo roster” ufficiale della WWE, perciò mi aspetto un anno ricco di cambiamenti, di cui forse già abbiamo avuto sentore con il passaggio dello show alle due ore di programmazione, ma per il momento la qualità sembra non averne risentito.
Spero che questi recap siano stati piacevoli da leggere. Trovo piacevole di parlare di un argomento tanto semplice quanto affascinante come i titoli di wrestling. Il prossimo appuntamento è settimana prossima con il compleanno dei titoli di coppia femminili, poi da lì si vedrà cosa potrei inventarmi.
Accetto suggerimenti.