L’ho già detto e lo ripeto: il torneo è la formula più adatta per i pesi leggeri.
Chi tra di Voi segue le (dis)avventure dei pesi leggeri con la giusta assiduità, sarà d’accordo con me nell’affermare che questo torneo ha scosso le acque, altrimenti stagnanti, di questa stanca, stanca, divisione.

E non solo per un fattore meramente matchistico – per quanto il torneo ci abbia regalato sufficiente spettacolo – ma per l’impegno profuso dalla dirigenza nel realizzare qualcosa di più di una semplice sfida da picchiaduro di bassa lega.

Complice anche qualche fattore esterno (leggasi licenziamento di Maverick), ci si prospetta una finale e, ancor prima, una semi finale intrisa di pathos e storia.
Invero, già il primo finalista, id est El Hijo del Fantasma, ha alle calcagna una strana mafia mascherata, che da qualche mese aggredisce, intimorisce e rapisce, senza un apparente, motivo diversi atleti del roster di NXT, come il povero (e ancora disperso) Raul Mendoza.
Indi per cui, il nostro Fantasma, dopo essere riuscito a passare il girone a danno di Tozawa (che tanto mi ha ricordato il Cagliari di Maran…) rischia di vedersi privato della tanto agognata vittoria finale, per colpa, probabilmente, della Mafia Masquerada (trademark).

Dall’altra parte del tabellone, invece, Atlas, KUSHIDA e Maverick sono impegnati in una imprevista semifinale.
Con un gioco di risultati, scontri diretti e differenze reti, sono riusciti ad allungare il brodo per un’altra settimana, regalando al pubblico, cosa non da poco, un Maverick in semifinale e in odore di titolo.

In merito, ritengo, tuttavia, sbagliata la scelta di affidare il titolo al buon Drake.
E non perché non stimi il suo personaggio o il suo modo di lottare, tutt’altro, ma per il benessere generale della divisione pesi leggeri.
Maverick, infatti, sarebbe un campione passeggero che regalerebbe, sì, un fugace momento di gioia e visibilità al titolo, per poi scomparire, tuttavia, una volta stemperato l’animo dei tifosi (Otis, chi?).

Come ho già avuto modo di scrivere, riterrei maggiormente opportuno affidare la cintura ad una campione carismatico e dominante, come potrebbe essere KUSHIDA o El Hijo (assalti mascherati permettendo).

Lascio a Voi, come da tradizione, la parola.

Claudio

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.