Torniamo a parlare di fumetti qui su Zona Wrestling. L’occasione è ghiotta, in quanto a dedicare una serie regolare alla disciplina che amiamo è Image Comics, il terzo player più importante nel mondo dei fumetti americani, dopo i giganti DC Comics e Marvel.
Image è nota per dare una possibilità ad un gran numero di talentuosi autori e disegnatori, che spesso riescono a mettere su carta storie ben distanti dal filone supereroistico su cui le altre major hanno basato le loro fortune, mantenendo sempre altissima la qualità ed in qualche modo cambiando le regole del gioco. Nell’annunciare questa nuova serie d’altronde, Image ha scomodato il paragone con il suo più grande successo: The Walking Dead. L’interesse era quindi elevato.
Parlavamo di distaccarsi dalla classica narrazione supereroistica e certamente questo è anche il caso di Ringside.
In particolare i disegni di Nick Barber sono tutto fuorché precisi e definiti. Bellissimi nella loro imperfezione e rendono vivamente l’idea di un mondo ruvido, difficile, violento. I disegni caratterizzano benissimo i personaggi, con uno spessore ed una spigolosità diversa a seconda del suo carattere. Le tavole sono sapientemente colorate da Simon Gough, con una palette di colori slavati, mai troppo brillanti, lontanissime dai colori intensi del wrestling mainstream a cui siamo abituati.
Si notano forti analogie tra questa serie e Southern Bastards, non solo nei disegni, ma anche e soprattutto nel plot, dove però abbiamo il football al posto del pro wrestling. Un esperimento interessante se è vero che la serie di Aaron e Latour sta riscuotendo enorme successo proprio grazie al suo mix di sport, crimine e violenza.
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Una delle immagini promozionali del fumetto che ritrae il booker della CMW.

Il primo numero è uscito negli Stati Uniti il 25 novembre scorso e le aspettative erano piuttosto alte. La serie parla di Dan Knossus, leggenda del wrestling ormai fuori dal giro che torna negli Stati Uniti dopo un periodo in Giappone. Le tematiche che ne verranno fuori sono diverse.

Per prima cosa c’è il rapporto di odio e amore di Dan rispetto al personaggio che gli ha dato la fama, ma di cui “la compagnia detiene i diritti per tutti i secoli dei secoli”. Dan odia essere chiamato “The Minotaur”, ma sembra anche l’unico nel mondo a volerne seppellire la memoria, dato che praticamente tutti quelli con cui ha a che fare, che siano americani o giapponesi, cercano di rievocarne il ricordo.
Ringside01_CoverUn’altra tematica fondamentale è quella delle difficoltà economiche che i wrestler affrontano quando chiudono la loro carriera. “Un treno che si ferma fin troppo bruscamente” lo definisce Dan, mentre consiglia ad un giovane jobber della CMW (che sembra essere la WWE) di metter da parte qualcosa e di farsi una vita fuori dal ring. Esperienza personale. Quello che Dan sembra rimproverarsi è di non essersi fatto una vita degna fuori dal quadrato, di aver dedicato tutto se stesso al business senza aver ricavato altro che una fama effimera, che sembra quasi perseguitarlo.
Abbiamo anche un quadro abbastanza triste e deprimente delle politche di backstage, con Reynolds e Crasher, rispettivamente un veterano del ring ancora nella federazione che conta e un rookie che stenta ad emergere. I due dovevano avere un feud ma il Vince McMahon di turno, nei piani alti, ha deciso di abortire la storyline. A giudicare dalle copertine dei prossimi numeri per il giovane Crasher ci sarà qualcosa di interessante legato proprio al vecchio personaggio di Knossus.
Ringside risulterebbe certamente interessante già così per noi appassionati, c’è però molto di più, un mistero di sfondo che sembra essere il motivo per cui Dan fa ritorno negli States malgrado le prospettive lavorative che aveva in Giappone. Un certo Teddy si è messo nei guai e sebbene questi non sia nuovo a bravate del genere, adesso ha davvero bisogno dell’intervento di Dan. Da qui la storia sembrerebbe entrare in un vortice di violenza quasi inaspettato, che avrà certamente uno sviluppo nei prossimi numeri. D’altronde il sottotitolo della serie parla chiaro: la vera violenza è fuori dal ring.
Ringside sembra riuscire a catturare la decadenza ed il tormento che spesso si nascondono dietro i flash del ring. Con riferimenti costanti a cose che abbiamo imparato a conoscere della nostro sport preferito. Eloquente la reazione del vecchio amico e collega di Dan quando questi ordina un hamburger con patatine, con evidente riferimento alla vita sempre a rischio di chi in passato ha utilizzato sostanze pericolose e che per tutta la vita deve convivere con le conseguenze.
Questo primo numero ci lascia l’acquilina in bocca, facendoci presagire sviluppi interessanti sia sul ring di questa fantomatica federazione, sia fuori.
La pubblicazione italiana non è stata ancora annunciata, anche se di solito Bao fa un gran lavoro per cui potrebbe essere solo questione di tempo. Intanto potete fare come me e acquistare la versione digitale sul sito ufficiale della Image, ovviamente in lingua inglese.