Pochi giorni a “All Out”, quarto ppv della All Elite Wrestling e prosecutore naturale del trittico iniziato con All In e Double Or Nothing. Si chiude un percorso di passaggio, utile a far conoscere la nuova federazione, a farla divenire abituale per i fan e dare aspettative di alto livello in vista del debutto televisivo che si terrà il 2 ottobre su TNT. E questo evento sarà in qualche modo cruciale per tutta una serie di storyline e di sfide che si allungheranno verso l’autunno e l’inverno.

Partiamo giustamente dal Buy In. Nel momento in cui sto scrivendo, i match annunciati sono solo due. Il primo, si presume sarà l’opener, vedrà i Private Party ad una nuova verifica delle loro potenzialità contro i più esperti Angelico e Jack Evans. Con tutta probabilità vinceranno gli ex AAA, anche per dargli un peso in vista del torneo per i titoli di coppia. Però per i due talenti fuoriusciti dalla House Of Glory questi match servono per farsi conoscere e apprezzare – e con l’endorsement di Jim Ross andranno molto lontano. Penso andrà lontano anche Britt Baker, che vedo super favorita nella Casino Battle Royale che assegnerà la prima contendente al titolo femminile. Le altre partecipanti garantiranno interesse, spettacolo e uno sguardo verso sfide future. Con molta probabilità mancheranno le “giapponesi” che non hanno un contratto fisso (compresa Bea Priestley), e questo è un gran peccato.

Main card che si apre con l’assenza degli SCU, molto probabilmente scopriranno i loro avversari in settimana. Conoscono bene i propri avversari invece i Best Friends, che si opporranno vanamente (secondo me) ai Dark Order. Sarà importante per la AEW imporre gli ex Smash Bros come team heel di punta e garantire loro un bye nel torneo per i titoli di coppia. Titoli di coppia a cui Young Bucks e Lucha Brothers penseranno in un secondo momento avendo a che fare con una “Escalera de la Muerte” che si annuncia spottosa a livelli assurdi e che varrà per i titoli AAA. Chiaramente sono favoriti i messicani che chiuderebbero a proprio favore un lungo feud di nove mesi e sarebbero il team migliore al mondo.

Per gli amanti dell’hardcore, non ci saranno limiti alla pazzia di Joey Janela, Jimmy Havoc e Darby Allin. Nessuno di questi ha ancora colto una vittoria in AEW, tutti e tre hanno bisogno di una rivalsa nei confronti degli altri e non vi è dubbio che tra questi Allin sia il favorito. Si spera utilizzino un po’ di armi per allietare il pubblico. Un’arma uscirà fuori e sarà una sedia nel confronto sentitissimo tra Cody Rhodes e Shawn Spears, basato su una vecchia rivalità tra Dusty Rhodes e Tully Blanchard. I due non si sono toccati in tutto questo tempo, ci sarà modo per darsi addosso in maniera crudele durante tutto il match del ppv, con un Spears chiaramente avvantaggiato nel conto di un feud che non finirà ad All Out.

Uno dei match meno chiacchierati è anche quello che dovrebbe piacere di più tra tutti. Si tratta della sfida tra Hikaru Shida e Rhio, le due giapponesi che hanno convinto di più fin qui. Non lo hanno specificato, ma con tutta probabilità da qui uscirà l’altra contendente al titolo femminile. Visto che ho pronosticato la Baker più su, qui punto sulla Shida con l’auspicio di un dream match nella prima puntata settimanale. Un match molto chiacchierato invece non ci sarà: Jon Moxley deve dare forfait per un infortunio. Così contro Kenny Omega rispunta PAC, in uno di quei match che tutti attendevano già a giugno. Da un lato è un bene: il match sarà sicuramente bello, mentre quello con il fu Ambrose verrà recuperato in autunno con maggiori motivazioni e un Omega che aggiunge una nuova vittoria nel suo carniere.

Gran finale con l’assegnazione del titolo mondiale. Il cuore dice Hangman Page, che in questi mesi è stato preparato a questa evenienza anche e soprattutto perché meriterebbe una chance che non ha mai avuto nella sua carriera. E perché la AEW avrebbe bisogno di avere un proprio campione, non identificabile con altre realtà. Chris Jericho invece sarebbe identificabile con una (presunta) concorrenza e per certi versi finirebbe per essere sempre la solita solfa del campione preso altrove. Però sarebbe anche la scelta più logica, soprattutto per una compagnia che deve avere un uomo forte da presentare in tv. E chi meglio di Y2J può assolvere questo ruolo, magari di breve periodo?

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.