I The Hurt Syndicate sono i nuovi campioni di coppia della AEW. E per la prima volta da un po’ di mesi, pare che ora la compagnia si sia fermata nel punto giusto per rilanciare una categoria (quella tag team) che ha bistrattato troppo fino a farla sfiorire del tutto. Non più un fiore all’occhiello, ma una zona in cui far giocare gli Young Bucks e fare qualche esperimento ogni tanto. Mentre nei trios venivano collocati alcuni dei migliori rappresentanti del roster.
Posto che io farei una scelta (o cinture di coppia o trios), ora è possibile costruire un anno di buone alchimie. E’ abbastanza palese che gli esperimenti o non hanno funzionato o non sono funzionali alla categoria. Lo switch è arrivato nel 2022 quando si decise di lavorare una storyline su Swerve Strickland e Keith Lee. I due divennero dei riluttanti campioni di coppia, salvo doversi fermare per i problemi fisici del secondo. E la promozione degli Acclaimed, che in quel periodo erano parecchio over.
Acclaimed, Gunns, Big Bill & Ricky Starks, Private Party sono state le tante gocce che hanno fatto crollare il vaso. Senza dimenticare gli avversari: da Jay Lethal & Jeff Jarrett ai Varsity Athletes, dai Top Flight a Danhausen & Orange Cassidy, da Big Bill & Brian Cage agli Iron Savages. Nel mezzo i regni di FTR, Sting & Allin e (di nuovo) i Bucks che non hanno aiutato certo a rivitalizzare la situazione.
Oggi il quadro appare diverso. Intanto gli Hurt Syndicate sono un team su cui si può puntare. Benjamin sta vivendo una seria rinascita, Lashley è un usato sicuro, MVP sa fare molto bene il manager. Sono grandi, sono grossi, sono tecnici, sono cattivi, hanno molta esperienza. Ecco perché ho apprezzato che il cambio titolato sia avvenuto praticamente con uno squash mascherato. Se i Private Party fossero durati un minuto di più, avrebbero sgonfiato a poco a poco tutte le qualità sopraelencate.
Oggi la AEW ha dei campioni di ottima levatura, sul quale poggiare per qualche mese la categoria. Sorvolando sulle ironie sulla loro età (come se l’età dei campioni sia mai stato un problema nel wrestling), non si può pensare di dargli uno stint basato su open challenge o difese casuali. Infatti tutto attorno sta crescendo un nugolo di potenziali team che fa ben sperare per il futuro.
Intanto i The Hounds Of Hell, ovvero i fu House Of Black che – liberi da Malakai – possono concentrarsi solo ed esclusivamente sulle competizioni di coppia. Lance Archer e Brian Cage assieme sono un bel binomio sul quale si può pensare di spenderci qualche chance. Dustin Rhodes e Sammy Guevara prima o poi lasceranno il purgatorio della Ring Of Honor. Poi i soliti noti: FTR, The Outrunners, Private Party, Top Flight, Andretti & Rush, Young Bucks, Death Riders, Sabian & Wayne, The Learning Tree.
Poi ci sono i team jolly, che non sarebbe poi tanto male vedere (o rivedere) insieme. Ad esempio proverei una piccola run che associ Samoa Joe a Shibata, consentendo loro di essere degli sfidanti credibili. Se poi vogliamo sognare, perché non rivedere Adam Cole e Kyle O’Reilly di nuovo insieme? Ora che si sono ritrovati, se non dovessero per forza essere materiale da trios, non sarebbe male riprovare i Futureshock. Infine un sogno, che sta diventando a poco a poco realtà.
Nell’unione tra Will Ospreay e Kenny Omega ci rivedo quanto scritto e messo in pratica con lo stesso Omega e Hangman Page. Un periodo collegati da obiettivi comuni, magari con una vittoria titolata, può essere garanzia di spettacolo e di belle storie per gli show. Poi lo split, un giorno mediamente lontano, e una rivalità che può finalmente sfociare per la gioia dei fan.