Cari lettori,
queste due ultime settimane non ci hanno offerto grandi spunti di conversazione dal punto di vista della divisione pesi leggeri made WWE.
Se da un lato questo ci (mi) rammarica, dall’altro mi permette di guardare altrove, visitando altri lidi.
In particolare, intendo discutere con voi di AEW.

Chi di voi segue il podcast (e per chi non lo dovesse fare, mal per voi) sa bene che sono sempre stato critico nei confronti della federazione di Cody e soci, vuoi per gli oggettivi limiti che la AEW ha e sta mostrando, vuoi per una forma di controbilanciamento dei troppi fan-boy che affollano il ruestling ueb.

Tuttavia, da qualche settimana a questa parte (e Revolution ne è la prova), trovo la federazione in netto e costante miglioramento.
I vertici della stessa mi sembra che finalmente recepito ciò che il pubblico realmente vuole, chiedeva a gran voce dopo All-In e si aspettava di vedere già dalle prime settimane di programmazione di Dinamite, ossia i Bucks, Omega e Cody.

Difatti, la volontà di mandare avanti nomi meno noti e (forse) ancora troppo acerbi, non ha nei fatti pagato, con uno show che faticosamente riusciva ad uscire dall’anonimato e a reggere il confronto con NXT, soprattutto per quanto concerne la gestione dei titoli minori, a lungo del tutto dimenticati.

Ora, come si accennava supra, le cose paiono essere cambiate, con una gestione maggiormente attenta delle suddette divisioni minori e, segnatamente, con quella tag team pronta a compiere il, tanto atteso, salto di qualità (W i Bucks).

Sicché, ritengo che a breve verrà il momento propizio per introdurre un’ulteriore cintura, che si affianchi, seppur in secondo piano, a quella del titolo mondiale.
Per quanto la scelta possa ricadere su un classico national o international title, ritengo che sarebbe una scelta maggiormente “rivoluzionaria” puntare sull’introduzione di una divisione e cintura jr. heavyweight, per dirla alla nipponica.

La ragioni di questa scelta, sono, a mio avviso, di facile intuizione.
Difatti, la AEW è un bacino di raccolta perfetta per tanti pesi leggeri che, chi più chi meno, stanno cercando di ritagliarsi un posto al sole.
Tra questi, al netto dei vari S.C.U. e Beretta, due nomi spiccano tra tutti, ovvero Sammy Guevara e Darby Allin.
Il primo, in particolare, potrebbe essere un primo campione di divisione ideale.
Un heel spocchioso e arcigno, dotato dello stile in ring giusto, nonostante i limiti dettati (probabilmente) dalla poca esperienza in scenari televisivi.

Non solo.

L’introduzione del titolo pesi leggeri rappresenterebbe l’ennesimo modo per la AEW di omaggiare la defunta WCW, che, della medesima categoria, ne aveva fatto un marchio di fabbrica.
A ciò si aggiunga che permetterebbe di dare spazio, prestigio e rilievo ad atleti, come il citato Allin, abbastanza over tra il pubblico, ma distanti dalla vetta mondiale.
L’essere il detentore di un titolo secondario costituirebbe per atleti di questo tipo un importante banco di prova, permettendo alla federazione di saggiare, in maniera profonda e a 360°, le loro capacità.

In conclusione, ritengo che, da qui a breve, ci siano tutti i presupposti per introdurre il AEW Jr. Heavyweight Championship.
Lascio, come sempre, la parola a Voi.

Claudio

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.