Dal suo ritorno al wrestling, CM Punk è stato un catalizzatore d’attenzione inarrestabile, in tutti i sensi. Tornato nell’episodio di debutto di AEW Rampage del 21 agosto dell’anno scorso, per il nativo di Chicago la strada è stata tutta in discesa: il suo primo match in AEW, a distanza di 7 anni dall’ultimo in WWE, lo ha visto contrapposto a Darby Allin, uno dei cosiddetti “4 pilastri” della federazione di Tony Khan; match dove è stato proprio il Best in the World a uscire vincente. Da quel momento in poi, Punk è riuscito a mettere a segno ben 11 vittorie di fila nell’arco degli ultimi cinque mesi, sia contro veterani come Eddie Kingston che contro nuovi prospetti come Powerhouse Hobbs e Wardlow. Proprio quest’ultimo ha portato Punk a subire la sua prima sconfitta in AEW per mano di MJF.

Vittoria sporca per MJF

Nell’episodio di Dynamite andato in onda questa notte, è avvenuto il tanto atteso scontro tra CM Punk e MJF, che hanno dato il via a questa rivalità ben tre mesi fa; faida che finora era stata portata avanti solo verbalmente. Durante il match, che fino a quel momento era stato gestito da Punk, Friedman ha cercato di strangolare illegalmente l’avversario con un pezzo di nastro, portandolo allo svenimento. L’arbitro però, prima di dichiarare MJF il vincitore ufficiale della contesa, si è accorto del sotterfugio e ha fatto ripartire il match. Tuttavia, nelle fasi finali, Wardlow è arrivato a bordo ring con l’apparente intenzione di andare faccia a faccia con MJF, con il quale nei mesi ci sono stati diversi screzi. In realtà è stato un trucco per passargli il suo anello, il “Dynamite Diamond Ring”, con cui Friedman ha poi colpito Punk mentre Wardlow distraeva l’arbitro sull’apron, permettendogli di effettuare lo schienamento vincente. Questa è probabilmente la vittoria più importante di tutta la carriera del venticinquenne di New York; vedremo come proseguirà la faida tra i due.