Chi mi segue dall’inizio sa che ho sempre difeso a spada tratta UK, l’ho sempre difeso anche quando erano in molti a pensare che fosse uno show inutile e perciò non meritevole di essere visto. E l’ho sempre fatto perché sono stata sempre convinta che questo show, in realtà, meritasse molto di più, essendo uno dei migliori della settimana di wrestling. E lo difendo ancora, nonostante sia in un periodo calante che tanto può essere solo questo o può essere l’inizio della fine.

Infatti, da qualche puntata a questa parte noto una tendenza calante da parte dell’intero show, tendenza che non riguarda le storyline in sé ma le storyline nei match, che non sono più interessanti come poco tempo fa e questa cosa non mi piace proprio per niente. Pur rimanendo positiva al riguardo, non vorrei che UK abbia un suo destino segnato: fare la stessa fine del di 205 Live, partito benissimo qualche anno fa fino a diventare un più utile spazio per qualche atleta di poco conto.

Lo show britannico non è certamente così al momento, anzi, il tutto può essere ricondotto più semplicemente, e senza fare la drammatica, ad un periodo “poco fantasioso” per i dirigenti. Ad un periodo che io definisco di transizione per i cambi di equilibrio che il roster ha subito ultimamente. D’altronde in uno show che va sempre a 1000, può capitare che si perda per un po’ ma bisogna continuare ad essere sostenitori e fiduciosi del prodotto britannico, perché poche volte ha deluso.

Ovviamente la paura di vedere chiuso questo show c’è: per questo scrivo questo articolo come fosse una pagina di un mio diario. Ma sono altrettanto convinta che UK saprà rinascere dalle sue “macerie” e torneremo ad apprezzarlo ancora di più. Di certo non aiuta nemmeno il fatto che gode di ancora troppa poca visibilità negli altri show WWE e magari potrà essere la volta buona in cui anche il main roster si accorgerà della sua esistenza e sarà considerato, qualitativamente parlando, al suo pari. In fondo, tutti noi fan di UK non chiediamo altro.

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW