Eli Drake ha imparato il suo primo moonsault la scorsa estate, dopo quasi quindici anni nel wrestling business. È la dimostrazione che c’è sempre tempo per imparare qualcosa, e insegnare a sua volta come sia l’Uomo su cui fare affidamento. Non un campione di carta, ma un grande performer che non sbaglia mai una virgola di ciò che gli viene chiesto. E in questo momento, con la sfida a Pentagon alle porte, Impact sta per vivere un’altra grande epopea.

Sì, perché Eli Drake è il classico prodotto grezzo che la compagnia di Orlando prende sotto la sua ala dalla WWE e svezza bene, portandolo ad un livello molto alto. Non è un caso che oggi molti degli uomini di punta della WWE siano passati da qui, da quel sogno svanito ma che continua ad alimentare storie, personaggi e voglia di vivere. E Drake è l’atleta che più di tutti ha avuto la bontà di aspettare, reggere, seguire le storie, e ritrovarsi al posto giusto al momento giusto. Prima Impact Wrestling Global Champion, poi Impact Wrestling Tag Team Champion con quel mostro di Scott Steiner, che ogni volta fa la sua buona figura.

Ha però bisogno di continuo appoggio? Credo di no, ma Chris Masters prima e Scott Steiner poi risultano dei piccoli passetti verso il main event, dei comodini che servono a formare le sue azioni. Come se fosse diventato il The Miz di Impact, che coniuga diverse parti di uno spettacolo, che si fa aiutare alla bisogna per spiccare verso l’alto. Eppure nel fisico in stile Rob Conway dei bei tempi c’è un performer old school che dai suoi idoli – Stone Cold Steve Austin, Jake “the Snake” Roberts e Hulk Hogan – ha imparato abbastanza per cogliere l’It Factor adatto a qualunque latitudine. Non è un caso infatti che la WWE se lo voglia riprendere, che veda in lui una occasione persa da riacciuffare per farne un proprio brand.

Ora la sfida con Pentagon Jr, il campione non tanto per caso che si trova a guidare uno show che non conosce. Drake c’era, c’è e ci sarà. Drake la prossima settimana avrà l’occasione per aumentar e il volume del suo palmares e detenere due cinture, riuscendo in una impresa che pochi sono riusciti a prendere in quasi vent’anni di storia di TNA/Impact. Così lo si tifa nella speranza che l’incrocio col messicano e Aries prosegua fortemente fino a Slammiversary.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.