In questo inizio settimana segnato da “#iorestoacasa”, la WWE ci ha aiutato nello svagarci con la messa in onda di un suo classico ppv, ovvero Elimination Chamber. Uno spettacolo che ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, offrendoci qualche spunto di riflessione interessare da coltivare in vista dei prossimi programmi settimanali. Nel complesso, Smackdown ha proposto solo tre incontri nel corso dell’evento, ed oggi mi soffermerò proprio sulla camera dell’eliminazione che ha visto come protagonisti gli atleti che si esibiscono al venerdì sera. Più nello specifico, prenderò in considerazione ogni singola coppia entrata a far parte di questa contesa, analizzando nel dettaglio quella che possiamo definire l’Elimination Chamber blu.

Partiamo proprio da coloro che sono entrati ed usciti dalla cella con le cinture alla vita, ovvero The Miz e John Morrison. Per quanto mi sarebbe piaciuto vedere un altro team che citerò più avanti vincere questa contesa, era necessaria una loro vittoria: prima di tutto, gli attuali detentori degli Smackdown Tag Team Championship hanno conquistato le corone solo due settimane fa a Super ShowDown, quindi un’ipotetica sconfitta avrebbe definitivamente cancellato qualsiasi piano a lungo termine per la coppia; in secondo luogo, uno dei due membri della coppia è il rientrante John Morrison, il quale, dopo aver incominciato la sua seconda avventura in WWE non propriamente col piede giusto, avrebbe portato a casa un’ennesima delusione atroce in caso di sconfitta, rendendo così inspiegabile la decisione presa qualche mese fa di tornare a casa base.

Invece, analizzando la loro della prestazione, non sono sicuramente il tag team che più si è messo in luce nel corso della contesa, ma non hanno nemmeno sfigurato: se dovessi trovare un termine per descrivere alla perfezione la loro prestazione, sarebbe “funzionali”, in quanto, in più di una circostanza, si sono messi a disposizione per prendere parte ad alcuni degli spot più spettacolari.

E, parlando proprio di manovre acrobatiche, prendiamo in considerazione chi mi ha sorpreso di più, ovvero i rappresentanti del Lucha House Party: nonostante fossero finiti nel dimenticatoio da diverso tempo, i messicani hanno saputo sorprendere la folla con diverse mosse mozzafiato, aiutando così a tenere alto il ritmo nel corso di più fasi della contesa. Sembra strano parlare così dei partecipanti che hanno dovuto abbandonare il ring per primi, ma è da riconoscere il fatto che Lince Dorado e Gran Metalik si siano comportati più che egregiamente all’interno della camera dell’eliminazione.

Detto questo, non credo che la buona prestazione genererà una situazione simile a quella di Kofi Kingston nella Chamber dell’anno scorso: purtroppo, bisogna essere realisti ed ammettere che, molto probabilmente, i due atleti mascherati non riceveranno nemmeno l’opportunità di essere presentati come sfidanti di transizione, ma il buon ricordo delle manovre eseguite rimarrà di certo. Su tutte, la tecnica che più mi ha impressionato è stata la Shooting Star Press di Dorado dal tetto della struttura, che ha messo in mostra tutte le qualità atletiche del lottatore. Insomma, spettacolo puro.

Riprendendo il precedentemente citato Kofi Kingston, invece, il New Day esce sicuramente indebolito da questo scontro: partendo dal presupposto che questo era il loro primo tentativo di riconquista delle cinture dopo la sconfitta subita in Arabia Saudita, era lecito aspettarsi di vedere proprio quest’ultimo team come ipotetico runner-up. Per questo, il fatto che non siano stati eliminati per ultimi potrebbe essere il segnale di una possibile retrocessione degli atleti di colore nelle gerarchie della divisione di coppia dello show blu, probabilmente per impiegare l’ormai duo dei positivi in altri progetti per Wrestlemania (a patto che si svolga).

Chi invece guadagna posizioni sono The Usos, i quali hanno abbandonato l’Elimination Chamber per ultimi: questo avvenimento, almeno dal mio punto di vista, potrebbe dettare la strada quanto meno per i piani a breve termine. Per l’appunto, nell’attesa che la faida tra Otis e Dolph Ziggler si sviluppi ulteriormente, potrebbero essere proprio i fratelli samoani a tentare l’assalto ai titoli di coppia, ipotesi che mi ispira parecchio, dato che i cugini di Roman Reigns si troverebbero ad affrontare per la prima volta in un incontro singolo una squadra molto valida come quella composta da The Miz e John Morrison.

In conclusione, è giusto aprire una parentesi per quanto riguarda l’interazione che c’è stata tra The Heavy Machinery e il team formato da Ziggler e Robert Roode: ho apprezzato il fatto che le due coppie abbiano cooperato a larghi tratti nel corso della loro permanenza all’interno della gabbia, così come ho trovato lo spot di Otis che rompe la cella laterale molto innovativo, ma credo che questa collaborazione tra le due parti sia stata incompleta. Infatti, avrei gradito un intervento di Mandy Rose al fine di portare avanti la storia che ci stanno narrando nel corso delle settimane: così facendo, la WWE ha sostanzialmente congelato il racconto, non apportando nessun tipo di sviluppo alla rivalità. Alla fine dei conti, era già risaputo che queste due squadre avessero dei risentimenti personali reciproci, per questo la camera dell’eliminazione non ha aggiunto niente di nuovo.

Addirittura, io avrei giustificato la vittoria delle cinture di uno dei due tag team precedentemente citati, in quanto il coinvolgere gli Smackdown Tag Team Championship avrebbe sicuramente aggiunto quel qualcosa in più alla storyline. Certo, sono sicuro che nel corso dei prossimi episodi dello show blu verrà aggiunto qualche dettaglio alla faccenda, ma di certo non posso definirmi totalmente soddisfatto di quello che ho visto.

Tirando le somme, se dovessi dare un giudizio complessivo a questa Elimination Chamber, ritengo comunque che l’incontro sia stato uno spettacolo gradevole: di certo, non stiamo parlando della camera dell’eliminazione migliore di sempre, ma non posso neanche valutare questo incontro insufficientemente. Si poteva fare certamente di più con la storyline Otis-Ziggler, ma al contempo lo scontro ha aiutato a movimentare i ranking della divisione di coppia dello show del venerdì sera, offrendoci pure qualche manovra spettacolare da poterci gustare.

Voi invece cosa ne pensate dell’Elimination Chamber Match valido per i titoli tag team di Smackdown? Fatemelo sapere nei commenti.