Damien Sandow, ai microfoni di Vince Russo e del suo podcast The Trend, ha rivelato che, prima del licenziamento, avrebbe potuto lasciare spontaneamente la WWE perché aveva già ricevuto delle offerte televisive le quali gli avrebbero permesso di crescere ulteriormente come intrattenitore. Ora che non è più sotto contratto con la compagnia, potrà provare queste nuove esperienze.

Sandow ha poi ringraziato la WWE per avergli concesso un periodo di pausa per prendersi cura della nonna che non versava in buone condizioni di salute (poi, comunque, deceduta).

Infine, dinanzi alla precisa domanda se, quando fu rimesso sotto contratto dalla WWE nel 2010, vi fossero piani particolari per lui, egli ha risposto:

“No, credo che avessero semplicemente bisogno di lottatori per il proprio territorio di sviluppo (la FCW, oggi NXT, ndr).”

FONTEWrestlingNews.co & ZonaWrestling.net
Cercatore di notizie nonché, occasionalmente, editorialista, reporter e co-fondatore e co-curatore della rubrica "La Theme Song del giorno". Appassionato di wrestling di lunga data che odia l'ipocrisia e l'apriorismo sterile. Il suo compito è portare avanti l'opera di salvezza intellettuale avviata da Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, a costo di passare per grammar nazi. Segue, in un'ottica dialettico-inclusiva, tante federazioni, dalla WWE alla PWG, passando per TNA, ROH, NJPW, NOAH e Lucha Underground. Il Nexus, Christian, CM Punk, Daniel Bryan, Seth Rollins, Bray Wyatt, Undertaker, The Brian Kendrick e, ovviamente, Damien Sandow, ora noto come Aron Rex, sono tra i suoi lottatori preferiti, senza dimenticare AJ Styles, Chris Hero, "Broken" Matt Hardy, il Bullet Club, i War Machine, Pentagon Jr, Minoru Suzuki, Satoshi Kojima, Tomohiro Ishii e Togi Makabe.