Un pronlema abbastanza grave nel mondo odierno รจ la mancanza di passione per il passato. Come cambiano le generazioni, cambia anche il wrestling e il modo di vederlo. In tanti tessono o distruggono le lodi di show che non hanno mai visto, che non intendono vedere perchรฉ in tv c’รจ poca ricerca in tal senso. Penso ad esempio alla libreria video sterminata della WWE poco utilizzata rispetto alla ricerca dell’effimero, dell’immediatezza.

C’era un wrestling, e se possibile ci puรฒ essere ancora. Perchรฉ ci sono state (e ci sono) delle superstar che ancora oggi portano a scuola tutte quelle attuali. Esperienza, altro tipo di formazione, altro appeal verso il pubblico si sommano e dopo 30/35 anni continuano ancora a far impazzire il pubblico. Non ci si stupisca se i Goldberg di turno vincono i titoli, ma anche nel passato i Flair o i Piper con la pancetta risultavano piรน veri e credibili di aitanti ragazzotti di 25 anni privi di carisma e pure di abilitร  in ring.

La All Elite Wrestling ha riportato da tempo un vecchio modo di costruire uno show. Ha riportato indietro quei vecchi libri impolverati che, quando li apri, sprigionano ancora una energia inconfessabile. Tully Blanchard, Dustin Rhodes, DDP, Jake Roberts, Arn Anderson, Taz sono una faccia della stessa medaglia: dei maestri che sul ring e fuori dal ring ci sanno stare, sanno portare a casa il segmento. Sanno essere magnetici qualunque cosa gli si faccia fare, in favore di atleti che presumibilmente hanno molto da raccontare di sรฉ e della propria carriera.

Si pensi a Chris Jericho che a 50 anni si diverte come un bambino. Si pensi a Mike Tyson che presenterร  il titolo TNT o a Bret Hart che ha presentato il World Title. Si pensi a ciรฒ che prepara quei momenti, ai video package straordinari girati e montati da Nick Mondo (che da wrestler ultraviolent รจ diventato una icona e da videomaker รจ giร  una realtร  fortissima). Tutto un modo per recuperare un passato, un modo diverso di vedere la disciplina. Cosรฌ se Roberts fa ogni settimana un promo da manuale, poi voglio rivedere cosa faceva quando ancora era in attivitร .

Bisogna educare il pubblico, anche se svogliato. Se apprezza, saprร  cercarsi da solo ciรฒ che gli serve. Intanto bisogna continuare a dare un motivo per unire vecchia scuola con nuova scuola, in modo che sia un naturale passaggio di consegne: Blanchard per Spears, DDP per MJF, Anderson per Cody, Roberts per Archer, Jericho per Guevara. Attendiamo anche Sting, a questo punto. Non mi stupirebbe vederlo al fianco di Darby Allin per una questione puramente di gimmick dark e resiliente. Per aiutarlo ad emergere, tanto sappiamo giร  quanto sia bravo sul ring.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 รจ redattore di Zona Wrestling. Negli anni รจ stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.