E così siamo arrivati a Final Battle, evento in cui ci è stato praticamente detto che la Ring of Honor non è morta, tornerà, ed ha lasciato parecchie porte aperte. Ma facciamo un recap veloce dell’evento, e proviamo anche ad immaginare come si evolveranno le varie situazioni.

Partiamo con il titolo televisivo, che cambia mano un’altra volta nel giro di poco tempo, e passa da Dalton Castle a Rhett Titus, una scelta interessante, ma ancora una volta non si capisce perché non provare a costruire un minimo in più il match, dando un po’ di credibilità in più a tutti gli sfidanti. Darlo a Titus è stato indubbiamente un premio alla carriera, ma toglierlo a Castle quando poteva ancora durare qualche tempo in più con il titolo alla vita, stona ancora una volta.

Passiamo poi ai titoli di coppia, i Briscoe tornano dalla loro esperienza in GCW per riconquistare ciò che gli appartiene, battendo poi due validissimi avversari, Bennett e Taven. Con il post match, però, si apre veramente la domanda: cosa succederà ora? Gli FTR attaccano i neocampioni per quale motivo? Una sfida in AEW? Gli FTR andranno in GCW? Lasceranno tutto sospeso fino a quando la Ring of Honor non tornerà a registrare? Non lo so, so solamente che sono intrigato all’idea di un match tra le due coppie ovunque avverrà (perché avverrà, non facciamo scemenze).

Il PURE Championship si conferma ancora una volta come il titolo che dà una vetrina a lottatori che altrimenti faticherebbero ad avere più spazio. Finalmente Brian Johnson ha la possibilità di brillare in un match serio, e fa a sua volta splendere Josh Woods. L’unica pecca è il tempo, con 60 minuti come limite vedere un match interessante come questo chiudersi in una decina di minuti è quasi un peccato.

Saltiamo a piè pari i titoli Six Man per parlare del titolo femminile. Rok-C riesce a mantenere, e la cosa più interessante è l’arrivo di Deonna Purazzo sul ring per far percepire la propria presenza e lanciare la sfida per il futuro. Quando? Nel futuro. Anche qui, sono intrigato, ma l’indeterminatezza di queste sfide mi distrugge visto che potrebbero non andare mai in porto.

Per chi ha letto i precedenti blog sa quanto sia contento del main event, sia per chi ci ha lottato, sia per il finale, ma se ancora non sappiate la notizia JONATHAN GRESHAM WORLD CHAMPION. Certo, sarebbe stata tutta un’altra storia se alla vita avesse avuto il titolo PURE, ma se la vita ti dà dei limoni ringrazia che non siano sassi. Aggiungiamo a questo il fatto che ad essere schienato per la vittoria è stato Lethal, aggiungendo un tassello alla loro storia (che spero continui nel tempo), visto che Lethal è stato il partner con cui ha vinto i titoli di coppia, ed è stato l’ultimo avversario contro cui Gresham ha vinto il PURE Championship. Spero solo che questo sia il primo di tanti altri titoli importanti vinti da Jonathan.

Chiudiamo con il punto che più di tutti mi ha lasciato dubbioso sul futuro, e parlo dell’arrivo di Adam Scherr, il fu Braun Strowman, e Wesley Blake che vanno ad unirsi ad EC3 per formare una nuova stable: Control your narrative. La cosa che più mi preme capire è perché farli debuttare ora, all’ultimo show, senza sapere se torneranno nel futuro, visto che in pochi mesi tutto può cambiare, e questi stessi lottatori potrebbero non tornare nella compagnia. Sono intrigato, sono curioso, ma soprattutto spero che abbiano ragionato sul futuro.

Detto ciò, spero con tutto me stesso che la Ring of Honor torni, non solo per quello che ha rappresentato nel passato, ma anche per il potenziale che ha oggi, ancora non pienamente espresso, e mostri al mondo ancora una volta cosa significa valore.