Dopo un bel po’ di tempo rieccoci qui, in uno dei miei editoriali. Dopo un periodo di pausa dovuto ai troppi impegni sono pronto a tornare  a scrivere a tempo pieno sul sito. Il tempo materiale probabilmente non è mai mancato, ma se non avevo la mente abbastanza libera sicuramente ciò che avrei scritto ne avrebbe risentito. Piuttosto che fare un lavoro male è meglio non farlo. Ringrazio anche chi in questo mio periodo di assenza si è interessato chiedendomi dove fossi finito. Comunque non voglio dilungarmi molto su questa faccenda, perché ho altro di cui parlare, che sicuramente vi interesserà maggiormente.

Di rercente su un altro sito di wrestling italiano, un ragazzo, di nome Matteo "T.I.B." Di Fina, ha scritto un articolo che descrive alla perfezione il wrestling web e di come quest’ultimo dovrebbe avere maggior rispetto da parte della WWE. In tutto quello che ha scritto mi ci ritrovo perfettamente. Leggendo quello che ha scritto pensavo dentro di me “Quanto è vero”. Cliccate QUI per leggere il suo articolo, così da capire a cosa mi sto ispirando. 

 

Noi di ZonaWrestling, ma sicuramente anche di altri siti, ci impegniamo davvero tantissimo per far si che tutto ciò che voi potete leggere sia di alta qualità. A volte sbagliamo anche noi, è vero, ma considerate che questo per noi è comunque un qualcosa che va oltre la vita quotidiana. Non è un lavoro, non siamo pagati, ma rappresenta solamente una grande passione. Chiunque, quindi, cerca di fare al meglio il suo compito, Rispetto a due o tre anni fa è evidente però una cosa: i siti di wrestling hanno perso importanza e spessore. Prima quando osservavo questo mondo da fuori ricordo che chi faceva articoli o semplicemente traduceva news per qualche sito veniva visto davvero come uno professionale e competente. Magari un tempo neanche io sarei riuscito ad entrare su ZonaWrestling o in qualunque altro sito, o magari si, di certo non devo essere io a dover giudicare quello che faccio. Ora invece è, penso, sotto gli occhi di tutti il fatto che chiunque senza troppe difficoltà può riuscire a pubblicare articoli da qualche parte. Potete anche tradurre copiando e incollando le news su google traduttore o scrivere articoli sapendo a malapena l’italiano, ma state certi che un sito disposto a permettervi di entrare nella sua redazione lo troverete. Ho provato a leggere cose di una banalità e di una scorrettezza grammaticale impressionanti; non nego che questo sia accaduto anche proprio su ZonaWrestling. E come dice T.I.B. nel suo articolo, c’è gente che pretende di iniziare scrivendo editoriali. Puoi essere bravo quanto vuoi, ma prima di fare gli editoriali un po’ di gavetta la devi fare come tutti. Questo e altri fattori di cui parlerò in seguito hanno abbassato negli anni il blasone di tutti i siti, nessuno escluso. E’ un vero peccato, perché girovagando sul web si trovano comunque molte persone competenti e professionali, capaci di sfornare sempre articoli di livello.

A cos’altro è dovuta questa svalutazione dei siti? A molte cose, soprattutto, a mio parere, ai social network. Tutti i gruppi e le pagine di wrestling presenti su Facebook hanno facilitato la diffusione delle notizie e delle opinioni. Basta salire su Facebook e scorrendo le notizie si può trovare di tutto. Ovviamente tutte le notizie che vengono pubblicate li sono prese dai siti, ma sotto questo punto di vista diciamo che avere news aggiornatissime non è più importante come prima. Anche per le discussioni e il confronto la situazione è simile: basta iscriversi a qualche gruppo, mettere mi piace a qualche pagina e il gioco è fatto. Questo non significa che Facebook è meglio dei siti, ma è semplicemente più immediato ed utilizzato anche per scopi al di fuori del wrestling. Infatti, non penso proprio di sbagliarmi, ma solamente noi di ZonaWrestling, il forum di TW e quello di WOW  abbiamo una community molto vasta e sempre attiva. La community di altri siti  è assente,  o almeno, lo è apparentemente per alcuni. Infatti penso che certi cerchino troppo lo spam selvaggio sui social, pensando di ottenere grandi vantaggi. Come ragionamento può sembrare anche sensato, ed infatti qualche visita te la porta, ma non ti aiuterà mai a creare una fan base. Lo spam può essere una buona cosa, quando la si usa con buon senso, senza sfociare nel ridicolo.

Visto che si parla di ridicolo, come non citare le “frecciatine”. Quante, ma quante ne ho dovute leggere in questi anni nei confronti di ZonaWrestling, su argomento come il nostro podcast, le nostre news, i nostri articoli, insomma…un po’ su qualsiasi argomento pur di risultare migliori agli occhi degli altri. La cosa più ridicola è che queste cose sono fatte da gente che si spaccia pure per collaborativa e solidale, ponendo, a parole, come suo unico obiettivo la diffusione del wrestling. Sono infatti  molto felice di far parte di un sito in cui chi lo gestisce (Giuseppe Calò, Marco Catelli, Simone Spada) è professionale, intelligente e non disposta a intromettersi in queste bambinate. Questi problemi, come detto prima, svalutano molto questa parte del wrestling web, rendendo in generale noi redattori ancora molto lontani dall’essere considerati al livello di veri e propri giornalisti.

Nonostante questo però sono d’accordissimo con Matteo sull’argomento interviste e considerazione della WWE nei nostri confronti. Ritengo sbagliatissimo il fatto che la WWE conceda le interviste ai suoi wrestler solamente a testate giornalistiche importanti, che però con il wrestling non hanno proprio niente a che fare. Le stesse testate che poi magari definiscono il wrestling un circo. L’incompetenza di questa gente è davvero impressionante, tanto che nonostante la  possibilità di intervistare un grande lottatore come Seth Rollins gli rifilano domande come “Che tipo di donna ti piace?” ed altre cazzate simili. Perché invece a noi non concedono nulla? Come dice Matteo Di Fina, NOI siamo l’informazione in Italia. Nonostante i tanti difetti,  quelli che in Italia danno punti di riferimento al wrestling siamo noi. Capisco che per loro noi possiamo essere visti come “nemici”, dato che siamo pur sempre siti che parlano del wrestling dal punto di vista smart, ma resta il fatto che non c’è paragona tra la nostra competenza e quella dei giornalisti di Vanity Fair. Dandoci queste opportunità aumenterebbero anche le nostre responsabilità e quindi probabilmente la qualità generale del wrestling web. Si inizierebbe a capire che non tutti possono scrivere sul web, perché nonostante tutta la passione e l'impegno che una persona può metterci è la qualità finale che conta. 

 

E il wrestling web è questo, tante cose positive sporcate da altre negative. Si spera ovviamente che le cose negative pian piano spariscano, permettendoci di fare un definitivo salto di qualità.

Ringrazio Matteo Di Fina e il suo articolo per avermi ispirato alla scrittura di questo pezzo.

 

 

Classe 1996 e staffer di ZonaWrestling dal 2012. News reporter, reporter, editorialista, blogger e tanto altro ancora...sul sito ho fatto un po' di tutto diciamo. Oltre a parlarne da dietro un computer, per questa disciplina svolgo anche un ruolo attivo, ovvero quello di arbitro in FCW. Al di fuori del pro-wrestling sono un grandissimo tifoso milanista.