Come ogni dicembre che si rispetti, è arrivato anche il momento degli awards dedicati alle indy. Perché c’è stato tanto wrestling anche a queste latitudini, tanto racconto da segnalare, con diversi wrestler che si sono fatti notare per una condotta eccellente in un settore che ha faticato a rialzarsi dalla pandemia, ma quando l’ha fatto, ha fatto sentire tutta la sua potenza. Con Simone Spada, stavolta, c’è il buon Giammarco Ibba a ragionare sui migliori profili dell’anno per categoria. Categorie che a questo giro si arricchiscono di nuove sicurezze. Andiamo a vedere subito!

Best Ultraviolent Wrestler – Alex Colon

Inauguriamo gli awards di quest’anno dando spazio ad una nuova categoria, quella che premia il miglior wrestler ultraviolent. Non significa che siamo davanti al più vincente, ma al migliore anche in termini di prestazioni sul ring. Alex Colon quest’anno ha dato piste a tutti. Ormai veterano della scena, messi alle spalle gli anni leggeri della CZW, si è specializzato nell’ultraviolent fungendo anche da maestro per le nuove leve. E per quanto possono valere, si è portato a casa i due tornei americani di maggior risalto, il Tournament of Survival e il Nick Gage Invitational salendo in ogni match di livello. Consigliamo lo scontro con Masashi Takeda del Nick Gage Invitational perché vale davvero la pena.

Most Improved Wrestler – Starboy Charlie

Che anno, questo 2021 per il minuto Charlie. Dimostratosi capace di poter sfidare avversari grandi tre volte lui, è riuscito, perfino, a farvi da tag team partner. E, considerando l’età di soli 18 anni, per lui, la luce in fondo al tunnel non potrebbe essere più abbagliante. La GCW e altre compagnie gli stanno dando spazio, non sarebbe strano vederlo presto in lidi televisivi nel 2022. Da segnalare, come menzione, la crescita importante di Lee Moriarty (ormai assunto a novello AR Fox di questi tempi) e di Daniel Garcia, molto utilizzato in contesti televisivi.

Shocking Moment Of The Year – Matt Cardona vince il titolo GCW a “GCW Homecoming Weekend”

Il momento dell’anno. Quello che ha generato un maggior numero di interazioni sui social, che ha shockato veramente il mondo del wrestling. Perché per la prima volta, un wrestler fatto e finito ex WWE finisce per misurarsi in un contesto completamente diverso dal suo, uscendo dalla comfort zone. La vittoria di Matt Cardona del titolo GCW ai danni di quello che per la GCW è l’icona d’eccellenza è stato il momento che ha sorpreso tutti sia per come arrivato (in un match ultraviolent) e sia perché è arrivato. Menzione d’onore anche per il ritorno di Super Dragon in PWG nel post main event del primo show dell’anno, Mystery Vortex: da recuperare!

Best Match – Cara Noir vs Chris Ridgeway (PROGRESS Chapter 121: In 20 Years This Will All Be Orange)

Un Iron Man Match che rimarrà negli annali della PROGRESS, ennesima dimostrazione di come Cara Noir non sia solo l’entrata, ma anche tanta, tanta sostanza. Storytelling, brutalità, incertezza ed un finale che lascia aperti numerosi scenari.Va citato anche un altro match, lunghissimo: 52 minuti tra Wheeler Yuta e Lee Moriarty allo show “BEYOND Project Reality”, che ha lanciato entrambi gli atleti a grandi cose nel 2021.

Best Show – Stardom Tokyo Dream Cinderella Special Edition

Uno degli eventi migliori che abbiamo avuto modo di vedere quest’anno, premiato per un epocale main event ed una card che, senza alcun picco di noia, soddisfa minuto per minuto. Da segnalare il lungo ma appassionante main event tra Syuri e Utami Hayashishita valevole per il titolo: 43 minuti di assoluto wrestling con un finale… singolare. Da segnalare anche lo straordinario Bloodsport 6, conclusosi con un pazzesco main event tra Josh Barnett e Jon Moxley.

Best Tag Team – Second Gear Crew

Nonostante questi ultimi mesi abbiano rappresentato un periodo down per Mance Warner e Matthew Justice (causa la perdita dei titoli GCW in favore dei Briscoes e l’infortunio di Warner), la consacrazione degli SCG è arrivata. Hanno letteralmente dominato la categoria di coppia, anche se in verità c’è stato davvero molto poco in termini di “coppia” in questo 2021. Per loro sono arrivatw anche le cinture della AAW e tantissime vittorie un po’ ovunque.

Best Woman Wrestler – Utami Hayashishita

Pensando alla controparte femminile, quest’anno, il primo nome venutomi in mente è quello di Utami, la quale, grazie a due scontri con Syuri candidati a MOTY, completa un anno senza pecche o scivoloni, nell’attesa difenda, nel terzo atto, il titolo contro l’acerrima nemica. Vanno menzionate anche Ivelisse che, uscita dai radar della AEW, è tornata a dire la sua con forza nelle indy; Masha Slamovich, per la costanza di rendimento in tutti gli show in cui ha avuto modo di lottare, confrontandosi anche con wrestler maschi e portandosi a casa il GSW Women’s World title.

Best Man Wrestler – Alexander Hammerstone

C’era nell’aria la sensazione che sarebbe stato il suo anno. Alexander Hammerstone si è preso a piene mani la MLW, se l’è messa sulle spalle e ha compiuto una strategica crescita che l’ha portato fino alla conquista del titolo mondiale ai danni di Jacob Fatu. Anche se, la vera consacrazione, l’aveva ottenuta qualche mese prima superando sia Tom Lawlor e sia Mil Muertes. Alle sue spalle c’è la fila: Bandido, Josh Alexander, Wheeler Yuta, Matt Cardona, Fred Yehi, Jon Gresham. Ma questo ragazzo qua è la vera stella del 2021.

Best Promotion – Game Changer Wrestling

Nel 2020 avevamo premiato la Ring Of Honor, la migliore a nostro avviso per la capacità, in piena pandemia, di fare begli show in condizioni difficili. Ma appena c’è stato il via libera al ritorno del pubblico, la GCW ha spiccato il volo. Ha acceso la freccia ed è andata via in rettilineo con una velocità impressionante. Non solo show hardcore o ultraviolent, ma tanto spazio al trash che piace agli americani, ai match tanto belli e all’arrivo (o al ritorno) di atleti che hanno coronato un 2021 pazzesco: Jon Moxley, Minoru Suzuki, Matt Cardona, Alex Zayne, Blake Christian, Josh Barnett (col Bloodsport). Ora anche Jon Gresham e Bandido. Solo la Stardom avrebbe potuto provare a scalfire il progetto di Lauderdale, ma la potenza della Game Changer ha sbrilluccicato dal primo giorno.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.