Tra il 2014 e il 2017 c’è stata una promotion di wrestling capace di diventare grande, grande abbastanza da rubare fan alla WWE e che la WWE ha dovuto poi portare sotto la propria ala per evitare di averla contro in un paese nevralgico per gli incassi come era, è e sempre sarà l’Inghilterra. La Progress Wrestling sapeva attirare il pubblico tra i 16 e 35 anni con una capacità meritevole, grossi feud e personaggi facilmente ricordabili. Uno di questi, anzi il primo e unico era Jimmy Havoc.

Per la prima volta, i fan del wrestling vedevano un atleta curare la propria immagine, il proprio modo atteggiarsi e di proporsi in giro per gli show. Non un heel classico, ma un vero e proprio personaggio che sembrava tratto da un horror o da un thriller. Le sessioni di photoshooting erano meravigliose, il lavoro dietro le quinte encomiabile, e i match ben raccontati. Senza dimenticare che Jimmy era anche allenatore del dojo Progress e da lì stava facendo fiorire un talento che oggi è il nome più caldo del business: Will Ospreay.

Havoc era arrivato al titolo Progress come il più classico degli underdog. Sei sconfitte nei primi sei show, quindi attacco ai proprietari della promotion e creazione della stable “Regression” assieme ai London Riots, Isaac Zercher e in seguito Paul Robinson. Un fronte compatto e unito nel difendere il proprio leader, che a suo modo trovava sempre le condizioni ideali per sfociare i match nell’hardcore e prendere vantaggio sui propri avversari. Per quasi 2 anni non c’è storia e la lista degli sfidanti bruciati è lunga: Rampage Brown, Mark Andrews, Prince Devitt (travestito da Joker), Zack Sabre, Paul Robinson, Noam Dar e Dave Mastiff. Nel mezzo sconfigge una prima volta Will Ospreay, ma tutti stanno lavorando affinché questo ragazzo possa esserne il successore.

Ospreay aveva subìto un infortunio compiendo la 630. La Progress ha giocato molto su questo fatto e la prima sconfitta di Will con Havoc si basa proprio sulla paura del wrestler a chiudere la contesa con questa mossa. I due si rivedono in diverse occasioni, ma non pare mai che Will possa scalare il gradino finale per mettere fine al regno di terrore che la Regression ha imbastito. Quando vince il torneo Super Strong Style del 2015 superando Zack Sabre in finale è ormai pronto per tentare l’ultimo assalto. Carriera contro titolo, senza squalifiche, senza via di scampo. I 26 minuti del capitolo 20, Thunderbastard, segnano il ritratto del progresso che la Progress ha compiuto e la nuova era globale del wrestling britannico.

Will Ospreay è il nuovo campione ma è anche pronto a sbarcare in Giappone. Jimmy Havoc è una icona del wrestling del Regno Unito e si toglie diverse soddisfazioni anche fuori da lì, diventando definitivamente un wrestler da deathmatch. I due rimangono nella storia, pur prendendo strade diverse. Entrambi, oggi, lottano altrove rispetto alla casa madre. La Progress invece è andata decadendo, perdendo la sua identità e la forza del proprio racconto.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.