Nuovo appuntamento con l’editoriale dedicato alla scena italiana, per l’occasione ospito nuovamente il collega fotografo Fabio Tornaghi, che ha seguito e reportato per noi lo Show della Wrestling KOX “Breakdown” , andato in scena lo scorso 23 Gennaio a Porto Mantovano (MN).

Ed eccoci alla recensione del secondo evento targato Kox Mantova: Breakdown.

Il tema della serata, sarà anticipato da un buon promo del Campione, Manuel Bottazzini: i tavoli.

A chiudere il promo arriva la sfida di un atleta, Luke Zero, che vuole combattere per il titolo. Bottazzini accetta, ma aggiunge una stipulazione speciale al match: Inferno Tables Match!

Veniamo quindi alla carrellata dei match:

1) Aaron Cage sconfigge Dave Marley con un roll up.

Cage ha maggiore esperienza, e si nota, mentre Marley è chiaramente insufficiente ed inesperto, e commette vari errori di base.

Da segnalare come il pubblico sia estremamente freddo, parzialmente per “incompetenza” (è un pubblico in maggior parte composto da persone poco avvezze a show di wrestling), ma anche perché entrambi i lottatori fanno poco per aiutarlo a riscaldarsi.

 

2) Finale Torneo valido per la KOX Rookie Cup : Alexander sconfigge Bragaglia e Phoenix grazie all’interferenza del Buttafuori e conquista così il Trofeo.

L’ingresso di Alexander è perfetto: heel fino al midollo, cerca di scuotere il pubblico provocando e facendo uso di una buona dose di personalità.

Phoenix, fra facepaint e presenza sul ring, riesce spesso a catturare l’occhio.

Bragaglia completa il puzzle, avendo la possibilità di rendere il match più interessante: in 3 l’azione dovrebbe essere continua ed incessante.

Il match si chiude con l’interferenza del Buttafuori, mentre Phoenix aveva portato Alexander ad un soffio dalla sottomissione.

Vittoria quindi per Alexander (come nello scorso show, vittoria non pulita, dovuta ad interferenza altrui); perché il Buttafuori è intervenuto, resta però un fatto non spiegato.

 

3) Buttafuori Challenge (Over The Top Rope): il Buttafuori KOX sconfigge Stige Mask buttandolo fuori dalla terza corda.

Match abbastanza rapido, e ben poco emozionante.

Qualche buono spot, ma anche in questo caso sarebbe stato imho utile al match un promo (poteva anche farlo dopo la vittoria di Alexander, nella quale come scritto ha avuto voce in capitolo), in cui il Buttafuori sfidasse chiunque, e desse qualche spiegazione relativa al perchè di questa stipulazione, anche per sviluppi futuri. Così il pathos è stato veramente nullo, ed una migliore costruzione l’avrebbe sicuramente aiutato.

Il match femminile, come preannunciato, non viene disputato per la rinuncia di Mary.

La possente Sylwia viene eletta Miss Wrestling KOX e Alexander sale sul ring per provarci, lei lo rifiuta e lo colpisce con una DDT.

Poteva sicuramente essere gestito meglio il segmento, ma quantomeno ha suscitato qualche risata, dopo un inizio di show sicuramente negativo.

 

4) Titolo Italiano Extreme KOX vacante (Hardcore Match): Bako sconfigge per schienamento “L’Illuminato” Nicolò Ferrari (dopo una Bakeka sulla sedia) e si laurea campione.

Sono stati usati vari oggetti nel match (sedie, tavoli, vassoio), anche se il match in sè non ha decollato.

In ogni caso, il match è stato migliore dei precedenti, ed ha segnato una chiusura della prima fase dello show in crescendo.

 

5) G King sconfigge Horus in un Classic Tables Match

A mio avviso questo è stato il MOTN.

Sin dall’inizio della contesa si è subito capito che sul ring erano presenti due atleti esperti, con molti match alle spalle, e le cui quotazioni sono salite nel corso del 2015.

Sono riusciti a coinvolgere il pubblico (il che non è mai semplice dopo la pausa, e soprattutto quando per quasi tutta la prima parte dello show era stato silente) ed hanno saputo regalare un ottimo match (utilizzando vari oggetti e combattendo per buona parte del match fuori dal quadrato), dimostrandosi entrambi una garanzia.

 

6) #1 contender Titolo Lombardo-Veneto KOX: Shock sconfigge “L’Illuminato” Nicolò Ferrari per sottomissione.

Il match è stato appannaggio di Shock, che ha sconfitto Ferrari senza grandi patemi, e senza suscitare grande entusiasmo nè shock.

Probabilmente ha un po’ pagato (per Ferrari) la stanchezza data dall’aver lottato meno di un’ora prima.

 

7) Titolo Lombardo Veneto KOX (Inferno Tables Match): Manuel Bottazzini sconfigge Luke Zero con interferenza di Shock e mantiene il Titolo.

In un main event, in uno show caratterizzato dall’utilizzo dei tavoli, in un “inferno tables match”, ci si deve aspettare di più.

Caratterizzarlo in quel modo, significa far venire alla mente fiamme, fuoco, calore.

Il tutto invece è rimasto limitato ad una specie di fiammella che ricordava più un fornello da camping, e questo riduce parecchio la considerazione finale del match.

Match che in sè non era stato malvagio, anzi, anche se il ritmo è stato eccessivamente spezzato da momenti in cui gli atleti cercavano/preparavano un’arma da utilizzare contro l’avversario.

Verso la fine, quando Bottazzini stava per lanciare Luke Zero sul tavolo “infuocato”, è intervenuto Shock interferendo, colpendo Bottazzini e facendo sì che cmq Luke Zero si schiantasse sul tavolo. Shock ha quindi “schienato” Bottazzini a centro ring alzando la Cintura al cielo, come chiara sfida per il prossimo show (per il quale avrà il suo match titolato). Anche in questo caso, mi sarei aspettato un promo da parte sua, magari con ritorno di fiamma del campione che lo cacciasse per festeggiare la conferma come n.1 in Kox, nel caso applaudito anche dagli altri atleti.

Così il finale mi è parso un po’ monco e raffazzonato.

Dando dei giudizi in generale, essendo una federazione nuova, ci sono tanti aspetti che normalmente vengono dati per scontati, sui quali invece si deve lavorare ancora.

L’annuncio dei match era veramente pessimo, e gestito malissimo.

Urge trovare una persona che sappia sia ben introdurre gli atleti, che scaldare ed indirizzare il pubblico nel modo opportuno (6/7 staffers fra il pubblico poi possono dare un’ulteriore mano), anche solo per l’applauso finale al Face di turno.

Molti atleti sono chiaramente acerbi, e devono lavorare molto su vari aspetti, sia delle tecniche utilizzate (pochissimo chain in tutto l’evento, ad es.) che riguardo ring positioning, psicologia, storytelling e rapporto col pubblico.

L’utilizzo di atleti esterni (Shock, G-King, Horus, Kyo Kazama, Bako, ecc.) è sicuramente fondamentale per dar loro tempo di crescere e nel contempo proporre show validi, con match magari non all’altezza, ma anche match di livello.

La volontà di crescere pare chiara, e sono indubbiamente molto apprezzabili sia la volontà di proporre eventi particolari (match con stipulazioni varie e non banali).

Il prossimo show (27 febbraio), vedrà come main event il primo Cage Match italiano.

Molta la curiosità (quantomeno da parte del sottoscritto) per una stipulazione finora mai vista sul nostro suolo (Ndr: In realtà un Cage Match c’è già stato, in XIW).

Dato che a sfidarsi saranno l’attuale campione (Bottazzini) ed uno dei freelance più apprezzati (Shock), c’è da sperare ne esca un bello spot sia per il wrestling nostrano che per la Kox stessa.

Appuntamento quindi per il 27 febbraio, per capire come evolverà la federazione, e come sarà il main event!

Fto & Articolo Fabio Tornaghi