Lucha Underground sta facendo discutere molto in queste settimane. Ma che cosa è esattamente? BazingaHWF proverà a introdurre il format a chi ancora non lo ha visto, soffermandosi soprattutto sull'aspetto tecnico della trasmissione, dal montaggio alle riprese. Buona lettura.

Definire Lucha Underground un normale show di Pro Wrestling credo sia quantomeno riduttivo. Infatti questo progetto, figlio della AAA, porta con se una struttura piuttosto innovativa rispetto alla classica trasmissione televisiva di wrestling o spettacolo indy a cui siamo abituati.  Da quello che si è evinto dai primi due episodi, il prodotto è stato concepito come una vera e propria serie televisiva e ciò è evidente da tutti gli aspetti tecnici della produzione. Innanzitutto le riprese degli incontri sono molto differenti da quelle canoniche, con un numero elevato di telecamere che riprendono da svariate angolazioni, dalle più classiche alle più inusuali. Il risultato visivo ricorda molto più un combattimento di un film d’azione o di arti marziali più che un match di wrestling in senso stretto. Ciò è dovuto non solo alla massiccia presenza delle riprese particolari di cui parlavo, ma anche ai costanti e repentini passaggi da un’inquadratura ad un’altra. Questa caratteristica molto particolare è definita in gergo Multi-Camera setup ed è un processo di riprese usato prettamente nelle sitcom e soprattutto in moltissime Soap Opera. Chiaramente il suo utilizzo può anche non essere apprezzato molto, però è comprensibile se si guarda al tutto nell’ottica giusta. Un altro aspetto interessante da analizzare sono le vignette realizzate nel backstage. Se in WWE siamo abituati a vedere segmenti nei dietro le quinte molto semplici, con una singola camera a riprendere molto spesso in diretta, a Lucha Underground esse sono preparate e montate in maniera prettamente cinematografica. L’angle in cui Chavo Guerrero e Dario Cueto interagiscono negli spogliatoi, che secondo la linea temporale del primo episodio doveva accadere in diretta, è un esempio perfetto. Vi è una musica di sottofondo per generare tensione, l’utilizzo di due camere, una delle quali punta solo al primo piano di Chavo, per coglierne le emozioni, mentre l’altra riprende ad un campo più largo, le luci sono posizionate in maniera molto accurata e in fase di post-produzione la vignetta è stata anche lavorata con la Color Correction. Il risultato è una piccola scena di un film di circa un minuto. In WWE la stessa sequenza sarebbe stata concepita in modo diverso, ovvero con una singola camera a mano libera a riprendere, senza l’uso di effetti particolari o musiche, il tutto per mantenere non solo il senso della diretta, ma soprattutto di “realtà”. L’ultimo elemento che voglio prendere in considerazione è l’arena. In realtà dal punto di vista strutturale essa è normalissima, tuttavia la scenografia, le luci e il lavoro di post-produzione le conferiscono un’atmosfera abbastanza insolita, a metà fra il peggior bar di Caracas e una vecchia fabbrica abbandonata dove si svolgono combattimenti clandestini.

In sostanza dunque, Lucha Underground è una serie televisiva a tutti gli effetti, che ha nel wrestling la sua base, proponendolo però in maniera molto originale. Per questa ragione invito tutti quanti a provare a seguire le prime puntate: d’altronde i 45 minuti che compongono il singolo episodio scorrono abbastanza velocemente. Vi consiglio di approcciarvi allo show in maniera diversa da come siete abituati, altrimenti rischiate di non giudicarlo nella giusta prospettiva. Come molti, personalmente preferisco  uno spettacolo di wrestling più tradizionale, soprattutto per quanto riguarda la visione degli incontri; tuttavia il prodotto targato El Rey Network è non solo abbastanza divertente, ma soprattutto diverso da tutti gli altri attualmente disponibili e per questa ragione vale la pena provare a seguirlo, anche per sapere di cosa si tratta.

Infine volevo sottolineare il fatto che sia le storyline che una buona parte dei personaggi sono strutturati in maniera attenta. L’evolversi delle storie, per quanto siano basilari, non mi sta dispiacendo. Lo stesso dicasi per alcuni character. La mia unica riserva si può ritrovare nell’approccio al lottato. Ma di questi due argomenti spero di parlarne in seguito. Per il momento direi che è tutto; invito inoltre coloro che hanno già visto i primi episodi a commentare, dicendo la loro opinione riguardo lo stile del prodotto in generale.

Per chi volesse leggere i report delle prime due puntate, scritti da 8-bit, basta cliccare QUI e QUI.

Cliccando QUI invece sarete indirizzati al blog di Corey, che ha dato la sua chiave di lettura sull’argomento.

BazingaHWF