Swerve Strickland è materiale da main event. Però, visto il suo status e compresa l’idea di main eventing della AEW, non sarà inserito nelle posizioni di vertice della compagnia. Almeno non a breve. Allora quello che credo è che non debbano fare un errore con lui (e il rischio c’è).

Ci stiamo avvicinando alla conclusione del Continental Classic. Stanotte conosceremo i finalisti di ciascuna “League”, che andrà a giocarsi un posto in ppv per il Triple Crown nel corso del Dynamite del 27 dicembre. I gruppi sono già ben delineati ma ci sono spiragli per eventuali sorprese. Nella lega oro, gli scontri diretti tra Moxley e White e tra Strickland e Rush; in quella blu Danielson e Andrade appaiono lanciati, con Brody King pronto ad inserirsi.

Ma è la lega oro quella a cui lo sguardo va in particolare. Perché Strickland può e deve rientrare in gioco. Può e deve sfidare nuovamente Moxley. Può e deve battere, stavolta, Moxley.

Il più grosso errore che potrebbe fare la AEW sarebbe quello di non far vincere il torneo a Swerve. È il suo momento, viene da mesi molto importanti, dalla vittoria di un feud con un avversario di peso (Adam Page) e da una competizione in cui ha ben figurato. Troncare la sua corsa, continuare a fargli vivere continui alti e bassi (non è l’unico) sarebbe uno spreco grave. C’è sempre tempo per rilanciarlo, certo, ma non è detto che paghi. Basti pensare ai vari Wardlow, Guevara, e compagnia che si trovano allo stesso punto di 1-2 anni fa, per non esser stati in grado di fargli fare il necessario salto di qualità.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.