Swerve Strickland è materiale da main event. Però, visto il suo status e compresa l’idea di main eventing della AEW, non sarà inserito nelle posizioni di vertice della compagnia. Almeno non a breve. Allora quello che credo è che non debbano fare un errore con lui (e il rischio c’è).

Ci stiamo avvicinando alla conclusione del Continental Classic. Stanotte conosceremo i finalisti di ciascuna “League”, che andrà a giocarsi un posto in ppv per il Triple Crown nel corso del Dynamite del 27 dicembre. I gruppi sono già ben delineati ma ci sono spiragli per eventuali sorprese. Nella lega oro, gli scontri diretti tra Moxley e White e tra Strickland e Rush; in quella blu Danielson e Andrade appaiono lanciati, con Brody King pronto ad inserirsi.

Ma è la lega oro quella a cui lo sguardo va in particolare. Perché Strickland può e deve rientrare in gioco. Può e deve sfidare nuovamente Moxley. Può e deve battere, stavolta, Moxley.

Il più grosso errore che potrebbe fare la AEW sarebbe quello di non far vincere il torneo a Swerve. È il suo momento, viene da mesi molto importanti, dalla vittoria di un feud con un avversario di peso (Adam Page) e da una competizione in cui ha ben figurato. Troncare la sua corsa, continuare a fargli vivere continui alti e bassi (non è l’unico) sarebbe uno spreco grave. C’è sempre tempo per rilanciarlo, certo, ma non è detto che paghi. Basti pensare ai vari Wardlow, Guevara, e compagnia che si trovano allo stesso punto di 1-2 anni fa, per non esser stati in grado di fargli fare il necessario salto di qualità.