Conclusasi Wrestlemania 36, è il tempo di ricominciare da capo: con lo Showcase Of Immortals, molte storyline sono giunte a conclusione, stabilendo delle nuove gerarchie e incoronando nuovi campioni. Su tutti, Braun Strowman è stato l’atleta ad aver guadagnato più posizioni all’interno dei ranking WWE, in quanto è riuscito a vincere per la prima volta un titolo mondiale: approfittando dell’assenza di Roman Reigns a causa dell’emergenza Coronavirus, The Monster Among Men è riuscito a battere Goldberg al Grandaddy Of Them All, strappandogli dalla vita lo Universal Championship.

Con l’ascesa di un nuovo campione e con l’uscita di scena del precedente detentore della cintura, pure la questione legata al contendente numero uno al titolo era totalmente da riscrivere, ma la federazione non ha tardato troppo nel farci intendere chi potrebbe essere il primo wrestler a mettere in pericolo il regno di Strowman: infatti, verso la conclusione dell’ultimo episodio di Smackdown, Bray Wyatt ha messo ben in chiaro quali siano le sue intenzioni, ovvero riconquistare la corona persa nel corso di Super ShowDown. Una scelta che, però, non mi sento di condividere: difatti, ci troviamo di fronte ad una lose-lose situation. Parafrasando, chiunque uscirà sconfitto da questa rivalità si troverà a dover fare i conti con uno status estremamente danneggiato, rischiando di compromettere irreversibilmente la propria reputazione per i piani a breve termine.

Partendo da Braun Strowman, la sua immagine verrebbe completamente ridimensionata nel caso in cui perdesse alla prima difesa titolata: è chiaro che, così facendo, verrebbe intaccata la credibilità di un personaggio, rischiando di dover rincominciare da zero la costruzione di quest’ultimo per poter pensare di riproporlo nuovamente in scenari importanti. Da aggiungere poi che, non troppo tempo fa, The Monster Among Men è già stato posto di fronte ad una situazione del genere: per l’appunto, dopo aver vinto l’Intercontinental Championship, l’ex membro della Wyatt Family ha dovuto cedere subito il titolo conquistato, in quanto è stato sconfitto da Sami Zayn a distanza di poche settimane dalla recente vittoria. In poche parole, un’ipotetica sconfitta potrebbe rappresentare il totale fallimento del personaggio di Strowman.

Allo stesso tempo, però, pure Bray Wyatt si trova in una situazione complicata: dopo la cocente sconfitta infittagli da Goldberg in Arabia Saudita, The Fiend è riuscito a guadagnare nuova linfa vitale con la vittoria nel Firefly Fun House Match di Wrestlemania 36, donando nuovamente credibilità ad un act che sembrava essere indirizzato verso la via del tramonto. Anche in questo caso, una sconfitta alla prima occasione importante potrebbe essere molto deleteria per il maligno, rischiando di cancellare tutto il buon lavoro fatto in vista dello show più importante dell’anno.

Al contempo, però, bisogna sottolineare il fatto che Bray Wyatt, tra tutti i lottatori disponibili, fosse in quel momento l’unico nome in grado di creare più di un grattacapo all’attuale campione universale: come già detto in precedenza, il Firefly Fun House Match ha rinvigorito The Fiend, rendendolo pronto ad un’ipotetica sfida per una cintura massima. Se a tutto questo aggiungiamo pure che la situazione legata a Roman Reigns è tutt’altro che chiara, possiamo considerare proprio l’ex leader della Wyatt Family come il number one contender ideale.

In più, una sfida tra Strowman e Wyatt risulterebbe pure coerente con tutto ciò che ci è stato proposto finora: per l’appunto, nel corso degli ultimi mesi, il fautore della Firefly Fun House ha lanciato delle sfide esclusivamente a lottatori che lo hanno ferito in passato, e The Monster Among Men non fa eccezione. Infatti, come spiegato perfettamente a Smackdown dal diretto interessato, l’ex guru si sentì tradito quando un discepolo fidato come Braun Strowman decise di abbandonarlo sul più bello, e questo lo ha portato a giurargli vendetta.

Nonostante tutto, la situazione avrebbe potuto essere gestita in maniera differente: almeno dal mio punto di vista, Shinsuke Nakamura avrebbe potuto essere proposto come sfidante di transizione per il mostro che cammina tra gli uomini. Difatti, pure il nipponico era coinvolto nell’incontro che è valso a Strowman l’Intercontinental Championship, creando così un pretesto valido per consentire all’ex NJPW di richiedere una chance titolata. Anziché anticipare la sconfitta del giapponese all’ultimo episodio dello show blu, avrei costruito una rivalità tra i due con finalità di proporre una contesa valida per lo Universal Championship a Money In The Bank.

Eppure è stata presa la decisione di forzare i tempi e delineare la strada per far scontrare i due ex membri della Wyatt Family proprio nel corso del prossimo ppv, quando invece non era determinante alcuna frettolosa decisione: alla fine dei conti, pure l’evento speciale di maggio si svolgerà all’interno del Performance Center e va da sé che non sia necessario scegliere come sfidante al titolo massimo un nome ad alto impatto mediatico per poter vendere più biglietti possibili.

La calma in questa situazione sarebbe stata sicuramente una migliore consigliera per la WWE, tuttavia è stata presa la decisione di bruciare le tappe. Con la speranza che venga trovata una soluzione che renda tutti felici e contenti, è giusto ricordare la massima: chi va piano, va sano e va lontano.