Impact ci sta abituando proprio bene quest’anno, con grandi eventi e puntate molto godibili. Anche in questa puntata lo spettacolo non è mancato, ma c’è stata anche qualche ombra stavolta. Cominciando dalle cose positive, si parte subito dal fondo. Nel main event buon incontro tra Rich Swann e Kushida. I due sono lottatori dinamici, agili e si è avuto lo spettacolo che ci si aspettava. Chiaramente il vincitore era scontato fosse Kushida. Non poteva mica perdere al debutto. Spiace per Rich Swann, che ormai è usato solo come vincitore contro jobber o contro lottatori interessanti perde, facendo fare bella figura all’avversario in un bel match. Per Kushida si prospetta il pericolo Violent By Design, come detto da Deaner ed Eric Young. Proprio il capostipite però ha detto che prima bisogna pensare ai Motor City Machine Gun.

Quest’ultimi non sono stata parte attiva dell’ultima puntata. Chiaramente tra i due, l’attenzione ora è più concentrata su Alex Shelley, che ha avuto un primo incontro dietro le quinte con Josh Alexander, da quando è il #1 Contender. Bella scena e bello anche il video con i vari lottatori che lo supportano, tra cui ha partecipato anche Johnny Gargano. Il giudizio sul main event di Emergence l’ho già espresso settimana scorsa, ma sembra probabile il coinvolgimento dei VBD anche in questa storyline. Alla fine Eric Young e soci fino poco tempo fa erano contro Josh Alexander, e quindi ci potrebbe essere questo intreccio di storyline che continua. Non è da escludere che i VBD a Emergence durante il main event facciano un po’ di casino.

L’altra nota positiva di puntata è stato l’incontro tra Eddie Edwards e Ace Austin. Mi spiace sempre quando una talento come Ace Austin perda contro uno della vecchia guardia, però il match è stato buono ed equilibrato. Onestamente non mi aspettavo proprio una vittoria più o meno pulita di Eddie Edwards. Il leader dell’Honor No More è stato uno dei protagonisti della puntata, anche per il confronto faccia a faccia con Scott D’Amore, che questa volta è diventato davvero una belva dalla rabbia. Il vice presidente esecutivo, dopo sabotaggi e rotture di scatole dell’HNM, ha finalmente dato un’opportunità agli ex ROH. Se vincono avranno il match per il titolo, se perdono si separeranno. Per quanto non mi dispiaccia questa alternativa, credo proprio che andranno a vincere contro il Bullet Club, andandosi a prendere il match titolato, in cui probabilmente vinceranno anche contro i Good Brothers, sempre più lontani da Impact.

Parlando di note negative, non mi è piaciuto proprio il debutto di Killer Kelly. Ci sono state varie cose senza senso. Per prima cosa Tasha Steelz commenta a bordo ring un match tra due lottatrici pressoché sconosciute. Una delle due vince nell’indifferenza totale. Cosi a caso poi entra Killer Kelly, annunciata da settimane con diversi video. Entra sul ring e prima fa fuori la vincitrice del match e poi anche la sconfitta. Per lo meno mi aspetto che fosse un messaggio per Tasha Steelz che era lì a guardare. Se no sembra quasi che ogni lottatrice debba prima sconfiggere un po’ di sconosciute prima di fare match interessanti. Un po’ come Masha Slamovich: ecco con lei hanno esagerato. Ormai da mesi fa solo match veloci contro scarse, ricordando molto il periodo del primo Braun Strowman.

Altra cosa no sense è l’intervento di Raj Singh che chiede giustizia per Shera, sconfitto da Josh Alexander. Comincia a dire cose a caso come “il match doveva essere annullato, non è valido”, senza chissà quali motivi. E con ancora meno motivazioni, appare Sami Callihan a distruggere l’indiano, per poi prendere il microfono in mano e parlare a Moose. Questo difetto di menare gente a caso per poi parlare al microfono rivolgendosi verso altri nemici, è una cosa abbastanza tipica di Impact ultimamente, se proprio bisogna trovargli una sbavatura. Sarà una sciocchezza, ma è sempre bello vedere una certa linearità alle storyline. E spero proprio che gli indiani non vengono coinvolti in future storyline con Sami Callihan o Josh Alexander.