Spesso quando non ho ispirazione per un editoriale leggo i vostri commenti e trovo sempre qualche spunto interessante da trattare poi in questa sede. Quasi tutti sono sostanzialmente dei complimenti allo stesso show così, anzichè elogiare singolarmente gli atleti, ho pensato di elogiare l’intero show al fine di convincere, anche se forse è molto difficile, i prevenuti i gli scettici riguardo questo show targato NXT.

Allora, parto col dire che UK è uno show breve, massimo 1 ora che scorre piacevolmente guardando dei match ben costruiti, naturale conseguenza di storyline lineari, logiche e semplici, nel senso che non ci sono tutti quei costrutti che siamo abituati a vedere nel main roster. Prendo d’esempio l’ultimo episodio andato in onda: in una puntata sono nate ben 7 storyline, e ripeto 7, e sono tutte piacevoli e appassionanti e sono nate da un semplice scontro, da un promo o da qualcosa del genere, in maniera del tutto naturale. Segno che la semplicità paga sempre.

Collegato a questo motivo ce n’è anche un altro: le storyline vengono ben fatte e sono costruite bene (anche per quanto riguarda i segmenti e i promo) sia nel breve periodo ma anche e soprattutto nel lungo periodo, rimangono avvincenti e non annoiano mai. Proprio per questo dico anche un’altra cosa: non fidatevi di chi dice che NXT UK è solo uno show tecnico o che addirittura è inutile. Sono tutte critiche o pareri da parte di chi effettivamente non si è mai soffermato più di tanto sull’intero show: basterebbe guardare anche solo una puntata per capire che queste persone stanno sbagliando opinione al riguardo.

Ultimo (ma forse nemmeno) motivo per seguire UK riguarda gli atleti che ne fanno parte, tutti hanno una buona costruzione, una buona caratterizzazione e un character valido, anche quelli che magari non sono nel main card. Ma ogni atleta dello show ha un personaggio ben definito, però, attenzione, non sono statici, ma cambiano rimanendo sempre coerenti con sè stessi. L’esempio lampante di quanto sto dicendo è Ilja Dragunov, e non c’è bisogno che aggiunga altro a riguardo.

Concludo l’editoriale con un commento di una verità assoluta che ho trovato sotto un report:

“La cura dei dettagli e delle sfaccettature, un concetto che non dovrebbe mai passare di moda perchè è alla base del wrestling”.

E qui, ad UK, fidatevi che è sempre così. Godetevi questo spettacolo, non ne rimarrete delusi!

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW