Jeff Jarrett è tornato. Dopo aver cullato l’impressione che il buon rapporto con Vince McMahon potesse garantirgli un salto verso la pensione, è tornato in una dimensione che lo ha visto protagonista per tanti anni. Con un senso di nostalgia non da poco, sorretto dalla sua chitarra e da quel suo modo di essere così traditore, e volto alla causa della convenienza. Il suo arrivo in AEW dunque potrebbe essere sia una cosa positiva che un rischio.

Jeff Jarrett non sarà impegnato solo nelle storyline, ma anche dietro le quinte. Sarà il direttore dello sviluppo economico, con un occhio all’implementazione delle date che la AEW terrà in giro per il mondo. Non una gran figura, a dire la verità. La storia racconta dei tanti fallimenti di Jarrett proprio in questo ruolo, non ultimo quello con la Global Force – che avrebbe dovuto coinvolgere il meglio del wrestling fuori dalle indy e invece si è spenta in una bolla di sapone.

Per quanto non mi entusiasmi questa nomina, è anche vero che in questo momento la compagnia e Tony Khan stesso hanno bisogno di figure che sappiano dare una direzione normalizzata. Jericho leader del backstage, Moxley vicepresidente, Buck tra i principali producer assieme a Sonjay Dutt, sono tutte scelte che vanno in quel percorso lì. Pare come se tutta quell’aria da vecchia WCW o vecchia NWA tanto cara a Cody Rhodes sia stata rimossa per dar sfogo ad una visione un attimino più moderna del wrestling.

Jarrett si porta dietro la nostalgia della TNA. Di un pezzo di TNA che ha funzionato per una nicchia e che in un’altra epoca faceva sognare tanti tifosi. Ma nel frattempo è stato anche altro. Al suo fianco, sul ring, ci sono due volti che ha cresciuto nel tempo come Lethal e Dutt. C’è un gigante indiano, e sappiamo quanto si fosse fissato per l’India e il wrestling di quelle parti.

Ma si porta dietro tutta una serie di opzioni che non sarebbero male. Da un nuovo incrocio con la nemesi Sting ad una posizione on screen che non sia solo quella del manager o del lottatore una tantum. Poi ci possono essere il faccia a faccia con Regal, le interazioni con Jericho e chiunque altro possa generare con lui una storia di buon interesse. Perché su questo, Jeff non è uno col quale si può rimanere indifferenti. E lo spettacolo, seppur nostalgico, ne beneficierà.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.