Era il 28 Gennaio del 2021 quando, tra lo stupore di molti, i Pretty Deadly hanno sconfitto Mark Andrews e Flash Morgan Webster, Oliver Carter e Ashton Smith e i The Hunt in un fatal 4 way per le cinture di coppia detenute ben saldamente dai Gallus.

E scommetto che chiunque, guardando quel risultato, abbia pensato che nulla sarebbe cambiato: che gli scozzesi sarebbero rimasti campioni. Eppure, quello che ci sembrava impossibile fino a qualche tempo prima è successo: i Pretty Deadly il 25 Febbraio li hanno sconfitti, divenendo loro stessi possessori di quelle cinture.

Da allora è stato tutto in salita: il dover cominciare gli altri atleti e i fan dello show che anche loro meritavano rispetto e che quella vittoria di fine febbraio non era stata semplice fortuna, anzi, tra qualche ring attire meno sobrio di altri i Pretty Deadly sono riusciti in un’impresa impensabile: ad essere credibili come campioni e a sconfiggere nel loro regno Kenny Williams e Amir Jordan, Jack Starz e Nathan Frazer, Mark Andrews & Flash Morgan e persino contro i Moustache Mountain nel loro primo scontro diretto.

Cosa mica da poco, insomma!

E così, quando poi è arrivato il secondo incontro con Bate e Seven c’è stata una piccola porzione di persone che credeva sicuramente in loro, o meglio, più di quanti avevano creduto in loro nella loro sfida coi Gallus ma, questa volta, il risultato è stato l’opposto: dopo 287 giorni da campioni i due bellocci, Stoker e Howley hanno dovuto abdicare.

Ma loro non hanno assolutamente perso: hanno guadagnato credibilità e rispetto da parte dei colleghi, hanno fatto un buonissimo regno e sono stati convincenti fino all’ultimo, hanno convinto persino me che sono stata tra le prime ad essere contraria al loro regno.

E, dunque, anche se non hanno più le cinture in vita, la loro è e rimarrà sempre una vittoria e questo non è che un altro punto di partenza e, sono sicura, i due ci sorprenderanno ancora!

Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW