Uno dei colpi più grandi messi a segno dalla AEW è stato sicuramente la firma di Sting, il vigilante che si era dovuto ritirare dal wrestling a causa di problemi fisici è addirittura tornato a combattere e lo ha fatto nel recente PPV Revolution in coppia con Darby Allin, proprio del suo match, del giovane collega e tanto altro ha parlato in una recente intervista per Bleacher Report.

“Tony Khan mi ha spedito un ring a casa”

“Dopo 5 anni e mezzo senza salire su un ring, avevo sicuramente della ruggine addosso, specialmente in confronto a ragazzi come Darby Allin, Ricky Starks o Brian Cage. Questi ragazzi sono incredibili. Tony Khan mi chiese se volevo mandato un ring a casa e fortunatamente ho un fienile isolato termicamente. Abbiamo messo il ring lì e mi sono riabituato a correre tra le corde, è stato un qualcosa che mi ha aperto gli occhi, una sfida. Non mi sono ripreso così velocemente come prima. È stato estenuante. Avevo un sacco di lavoro da fare per entrare in buone condizioni fisiche.”

“È stato bello lavorare con Darby”

“Ci sono state volte in cui mi sono sentito come se fossi pronto per il viaggio, ma è difficile per me non collegarmi in modo creativo su certi aspetti. Vorrei parlare e avere le mie idee, ma devo dirtelo: Darby è probabilmente il più creativo che abbia mai visto. Ha una grande mente per il mondo del wrestling e della cinematografia. Penso che sarà uno di quei ragazzi per cui molte persone finiranno per lavorare un giorno. Ha molti talenti. È stato davvero bello lavorare con Darby.”

“Vorrei fare più match cinematografici”

“Il match cinematografico è stato divertente. Vorrei farne sicuramente di più ma ne sono uscito un disastro. Mi ha messo a dura prova. Sono state due notti di riprese ed è stata piuttosto dura. Può essere faticoso per il corpo soprattutto alla mia età. Sono state 12 ore invece di stare sul ring per 30-40 minuti. Amo filmare. Ho fatto film e TV e mi diverto sempre con quella roba. La parte difficile sono state tutte le ore e il tempo di recupero.”