E’ tornato Jeff Jarrett. E’ tornato dopo aver lasciato ormai da troppi anni la Total Nonstop Action. E’ tornato dopo aver cercato di vendere il suo nuovo prodotto, la Global Force Wrestling. E’ tornato e basta. Uno che al Wrestling è attaccato profondamente, che deve la sua vita, in un modo o nell’altro, al business, che aveva regalato una vita degna a suo padre ed ancora prima, aveva salvato una famiglia.

Il cognome Jarrett infatti, non si ferma con Jerry, padre di Jeff e Promoter di successo dagli anni 70 all’inizio dei 2000. Il cognome Jarrett va più indietro e si lega indissolubilmente ad una donna, Christine, la madre di Jerry e la nonna di Jeff.

Alla fine degli anni 40 infatti, il Tennesse era un territorio profondamente legato alla disciplina, e due signori, Nick Gulas e Roy Welch, assunsero una giovane ragazza madre per vendere i biglietti settimanalmente ai loro Show. Quella ragazza madre, abbandonata completamente insieme ai suoi figli dopo il divorzio dal marito, si chiamava Christine. Era un lavoro che non rendeva poi tanto, ma almeno era un impiego Part Time e le permetteva di portare avanti la famiglia e sopravvivere.

Grazie alla forza di volontà ed all’impegno costante, Christine poté portare avanti la sua famiglia e crescere la propria prole, e col passare dei mesi e degli anni, si rese conto che forse quello non era soltanto un lavoro. Non era soltanto un modo per arrivare a fine mese e per avere da mangiare e dormire. Forse, quel ruolo tanto semplice, ormai diventato Full Time, era un segno del destino.

Con il passare del tempo infatti, Christine cominciò a familiarizzare sempre di più con il concetto di Pro Wrestling, tanto da incoraggiare l’entrata di suo figlio Jerry nel business, e nonostante si tappasse gli occhi ogni volta che, sul finire degli anni sessanta, il suo ragazzo saliva sul Ring, capì ben presto che quel mondo poteva diventare anche il suo. Decise quindi di prendere spunto dai suoi capi ed amici, Welch e Gulas, e di tentare l’ingresso nel Business, mentre continuava a vendere biglietti per loro il fine settimana.

Divenne una Promoter.

Christine organizzava spettacoli principalmente in tre città, senza andare ad intaccare quello che era il territorio dei suoi mentori. Si spostò in Kentucky e Indiana, principalmente in tre città: Louisville e Lexington, in Kentucky, ed Evansville, in Indiana. Non fu un successo grandissimo, era una Promoter come tanti ce n’erano, però era una donna. Una fantastica donna in un modo principalmente di uomini, e fece qualcosa di grandioso, facendosi valere e dando una grandissima spinta alla disciplina in quelle zone.

Nel corso degli anni Christine, ha potuto aiutare suo figlio Jerry non solo a diventare un lottatore, ma anche un Promoter come lei. Divenne la sua partner alla fine degli anni settanta e fu la principale alleata di un signore che poi scriverà, nel bene e nel male, una bella fetta di storia del Professional Wrestling: Jim Cornette.

Christine farà in tempo anche a vedere suo nipote, il figlio di Jerry, Jeff, debuttare e vincere per diversi anni, togliendosi le ultime soddisfazioni di una vita che termina all’età di 75 anni, nel 1998. Una paladina delle donne che lascia un mondo che ha contribuito a rendere migliore, seppur nel suo piccolo. Ed oggi che suo nipote Jeff ha ricevuto un nuovo incarico, mi sembra giusto ricordarla e farla conoscere a coloro che non ne avevano mai sentito parlare.

Christine Jarrett è un simbolo, un’icona, una che meriterebbe, senza nulla togliere alle donne che tanto hanno portato al Wrestling, la Hall of Fame della World Wrestling Entertainment, perché li stanno i più grandi, e quindi un posto per lei, non può mancare.