La parte finale dell’anno sa essere sempre tanto, ma tanto importante per la TNA, in particolar modo da quando il mese di gennaio ci regala il primo PPV del nuovo anno.

Ed è così dal 2019, prima con Homecoming e poi dal 2020 con Hard To Kill che nel 2024 vedrà Alex Shelley difendere il titolo mondiale contro Moose, Trinity difendere il titolo mondiale Knockouts contro Jordynne Grace, Chris Sabin difendere il titolo X-Division contro KUSHIDA e il campione massimo AAA, El Hijo del Vikingo e infine, per il momento, un Knockouts Ultimate X match.

Ulteriori sorprese sembrano giungere, alcune di queste sono state annunciate per il giorno seguente l’evento, ovvero per i tapings TV con il ritorno in federazione del “Rainmaker” per eccellenza.
Si, parliamo di un vero e proprio ritorno, quel nome che, come detto nel numero precedente del blog “ha avuto successo in altri lidi”, parliamo di Kazuchika Okada.

La scellerataggine

Okada, Okato, la “New Age Star” (mancata) insomma, un vero e proprio ribrezzo tra il 2010 e 2011, in quella TNA estremista, quasi dittatoriale all’interno di un backstage teso e ingestibile tra le mani di Hogan/Bischoff.
Come vi ho scritto sette giorni fa, “The Immortal” e il suo fedele braccio destro hanno fatto alcune cose buone, ma le tali corrispondono a meno della metà degli errori commessi (purtroppo).
Uno di questi abbagli porta il nome della più grande stella capace di brillare in estremo oriente, ma che non ha mai e poi mai trovato lucentezza nella Total NonStop Action Wrestling, nonostante qualcuno (per ora non vi svelo chi perché il nome in questione è collegato ad una delle prossime interviste speciali sul PWC) avesse consigliato in prima persona ai dirigenti dell’epoca di puntare sul talento di Kazuchika a causa del suo gran potenziale pronto a sbocciare.

Viene davvero difficile scrivere delle difficoltà evidenti, visibili, quasi palpabili nella gestione di Okada in TNA, una “direzione” che tale non era e che fece crollare la collaborazione con la NJPW avviando di fatto il processo di “crollo” della federazione fino a perdere pochi anni più tardi il contratto televisivo con Spike TV.
Nel video sottostante si riassume perfettamente quel percorso tortuoso.

Il 14 gennaio invece Okada farà coppia con i Motor City Machine Guns per affrontare il team composto da Moose, Eddie Edwards & Brian Myers e chissà se questa personale redenzione dell’atleta sarà solo l’inizio di un nuovo percorso nella compagnia già capace di scusarsi abbastanza e redimersi a sua volta attraverso Anthem/Scott D’Amore.

In effetti, dato il periodo, probabilmente Babbo Natale avrà letto le nostre letterine consegnandoci questo bel regalo.

Siamo ora ai saluti e ci tengo tanto ad augurarvi un sereno e felice Natale a voi e tutti i vostri cari e, se non credete in questa festività, vi auguro semplicemente di vivere giorni speciali in ogni dove con chi amate, inclusi voi stessi.

Qualora vogliate restare connessi con il sottoscritto, potete ascoltare l'episodio 348 del podcast Pro Wrestling Culture disponibile ogni settimana in LIVE sui canali Twitch e YouTube di Open Wrestling TV.