NXT, come ho avuto modo di scrivere piu´volte, ha dei tratti “old school” che lo rendono uno show a mio avviso estremamente semplice e godibile. Uno dei punti di forza, a mio modestissimo avviso, è costituito dalla gestione a fuoco lentissimo delle storyline maggiormente importanti, gestite in modo certosino, sapiente e quasi sempre con risultati eccezionali.

 

Ovviamente, in questo caso non posso non fare riferimento ad una delle faide piu´lunghe, sanguinose ed appassionanti della storia dello show Giallo: Tommaso Ciampa Vs Johnny Gargano. Il tradimento di un’amicizia indissolubile, sin da tempo immemore, è un cliché forse troppo abusato nel wrestling: anche ad NXT, non troppo tempo fa, qualcosa di analogo è stato raccontato con la sempiterna faida Zayn/Owens. Tuttavia una storia ben raccontata, anche se vista mille volte, ci appassiona sempre: un po´come la barzelletta del Cavaliere Nero di Gigi Proietti, che puo´essere ascoltata ogni giorno e fara´sempre e comunque ridere come la prima volta.

Con Ciampa e Gargano è andata proprio cosi´. Senza scomodare Barber Shops, Rockers e specchi rotti, con pochi elementi estremamente semplici questa faida è passata rapidamente dall’essere buona a sublime, appassionante ed estremamente coinvolgente. Ma soffermiamoci di preciso su COSA ha reso questa faida cosi´speciale.

Innanzitutto, e graziearcatzo direte voi, grazie ai due protagonisti. Quando questi due performer furono chiamati ad NXT, inizialmente con un contratto a gettone e come jobber di lusso, non pensavo potessero occupare in pianta stabile la posizione di main eventers. Mai predizione fu piu´errata. In poco, anzi pochissimo tempo, precisamente dopo il Cruseirweight Classic, i DYI hanno fatto mattanza di match con la M maiuscola sia durante i Takeovers che negli show settimanali, guadagnando sempre piu´i favori del pubblico, sino alla storica conquista dei Titoli. Ed il colpo da maestro, anche qui abbastanza Old School, è stato il tempismo del break up tra i due: splittare un tag team sulla via del tramonto crea un effetto, creare una frizione nel periodo di massimo splendore, invece, ne crea un altro, decisamente piu´forte ovviamente.

Dopo essersi immolati fisicamente l’uno per l’altro, dopo aver sostenuto fior di battaglie contro i mostruosi AoP, dopo aver conquistato tra sudore e sangue gli agognati Titoli…Ciampa ne ha abbastanza, ed attacca alle spalle il suo tag team partner. Anche qui, un piccolo capolavoro: i titoli di coda che giá occupano lo schermo, il loghetto di NXT a tergo…insomma, non ditemi che ve lo aspettavate perché francamente non posso crederci. Lo sguardo di Ciampa, performer straordinariamente espressivo, passa dall’essere lucido a completamente vuoto, divenendo solo l’espressione della sociopatia di questo uomo terribile, animato solo da invidia e risentimento. La sua foto sorridente al matrimonio dell’amico è il sugello finale di questa storia drammatica, dove nemmeno le facce di pietra dell’isola di Pasqua riuscirebbero a rimanere impassibili alla sofferenza sincera di Johnny Wrestling. Anche la gestione dell’imprevisto successivo è stata magistrale.

Ciampa si infortuna, ma la faida prosegue ugualmente. La maglia degli DYI costa a Gargano un’occasione Titolata, ed il fantasma dell’ex tag team partner sembra accompagnare l’ascesa ai vertici del roster di Johnny come in ghost dei castelli di Super Mario. Il ritorno di Ciampa, poco prima di Wrestlemania, e la prosecuzione della faida hanno fatto assurgere in modo definitivo questi due performer a papabili main eventer almeno ad NXT, ed il capitolo conclusivo di questa bellissima storia non è stato neanche minimamente scritto.

Raramente, nel corso di una faida, ho visto due performer migliorare cosi´esponenzialmente sia agli occhi del pubblico che a quelli dei criticoni da tastiera. A prescindere da chi avrá la parola finale, entrambi hanno guadagnato enormemente dall’essere accostati l’uno all’altro. Il match combattuto a Takeover è stata la ciliegina sulla torta, e mentre tocca dare a Gargano il grandissimo merito di esser diventato un underdog veramente con i controcazzi, non esistono nel vocabolario Italiano parole sufficienti per descrivere il lavoro da heel di Ciampa.

Solo muovendosi nell’arena, strappando cartelloni e guardando gelidamente la camera Ciampa è riuscito ad attirare su di se un heat pazzesco, come pochissimi prima di lui. Da sempre, un babyface è over in modo proporzionale all’heat generato dall’heel, basti pensare ad Hogan vs Andre, Batista contro HHH, Lesnar Vs Guerrero e via discorrendo. Ciampa sta “facendo” Gargano, tassello dopo tassello, in modo perfetto e studiato. E´facile, spesso troppo, criticare l’operato della WWE, soprattutto in questo mondo virtuale dove non è concesso l’errore, dove tutti saprebbero fare di meglio se avessero le chiavi del palazzo…eppure non a questo giro.

La WWE, nella gestione di questa faida, è stata impeccabile ed ineccepibile. Ogni tanto, perché no, possiamo semplicemente staccare la spina di booker immaginari e goderci lo spettacolo: quando il wrestling è brutto diviene inguardabile, ma quando è bello diventa semplicemente magico.

…stay frosty.