Settimana dopo settimana, sono già trascorsi più di tre mesi e tre PPV da WrestleMania. Dopo l’evento più strano dell’anno, ricordo che la mia opinione riguardo la divisione femminile era alquanto . . . tiepida. Becky Lynch aveva mantenuto la cintura femminile di Raw sconfiggendo Shayna Basler, la quale a sua volta aveva distrutto mezza divisione femminile ad Elimination Chamber; anche Bayley aveva sconfitto ben quattro avversarie in una sera e per entrambe le campionesse ci si domandava cosa ci fosse in programma; per non parlare di Charlotte Flair, la quale sembrava destinata a spadroneggiare ad NXT. Dopo WrestleMania non abbiamo avuto il classico arrivo dei talenti di NXT nel giro di una sola serata, complice sicuramente la cornice priva di pubblico che non avrebbe aiutato. Solo Bianca Belair ha fatto un timido capolino a Raw, per poi sparire poco dopo. Insomma, ero preoccupata.

Eppure adesso, a distanza appunto di tre mesi, lasciatemi dire che sono vagamente ottimista riguardo la divisione femminile.

La scelta di Asuka come campionessa per sostituire Becky è stata ottima e la scelta di dare così tanto spazio alla coppia Bayley&Sasha Banks lo è stata ancora di più, perché a differenza di faide precedenti, ove campionessa di turno e sfidante monopolizzavano l’attenzione, qui si è creato un “tutti contro loro” che ha permesso a tante lottatrici di avere spazio, compresa la categoria di coppia che finalmente sta incasellando dei bei match, dopo le prestazioni solo sufficienti degli ultimi mesi. A Raw si sta dando persino spazio a delle faide secondarie, con Ruby Riott che ha fatto finalmente ritorno con un nuovo look (ha capito che il verde attira) e che ha un conto in sospeso con Liv Morgan, sebbene ancora non si sa di preciso dove si andrà a parare, ma intanto fa coppia con Bianca Belair. Non solo, è tornata, finalmente, pure Shayna Baszler, assente dagi schermi per non meglio precisati motivi e che è pronta a riprendere da dove aveva lasciato la sua scia di morte e distruzione.

Soprattutto ad NXT, la carne al fuoco è molta: Charlotte ha presto abdicato in favore di Io Shirai, la quale ha già difeso il titolo contro Sasha Banks e Tegan Nox, che migliora a vista d’occhio, ma adesso è Dakota Kai a pararlesi davanti, wrestler che io forse non apprezzo tanto quanto gli altri, ma di cui riconosco il buon lavoro svolto col personaggio. Non solo, abbiamo avuto la faida tra Mia Yim e Candice LeRae, l’arrivo di Shotzi Blackheart che dal nulla sta facendo impazzire i fan, il ritorno di Mercedes Martinez; insomma, una divisione più viva che mai. Se domattina annunciassero una nuova edizione di Evolution, potrebbero metter su una card coi fiocchi senza il bisogno di scomodare Battle royal e leggende di turno per riempire il minutaggio.

Certo, ci sono dei lati negativi, ad esempio dispiace perdere una wrestler del calibro di Kairi Sane, o vedere le wrestler di SmackDown impegnate in gare di canto e ballo. Soprattutto, si deve prendere atto che il main event è ancora saldamente in mano alle 4 Horsewomen, con Asuka che ha momentaneamente sostituito Becky Lynch; sebbene, grazie ad una garanzia come Alexa Bliss, piano piano Nikki Cross stia elevando il suo status e domenica scorsa ha finalmente avuto un’opportunità titolata in singolo.

Ecco, forse un grosso problema è che essendo le tre faide per i titoli femminili del main roster tutte concentrate su due atlete, ci sia poco spazio per le faide del midcard che ad esempio ad NXT trovano terreno fertile (e ricordiamo che NXT ha due ore di programmazione, meno della metà di quelle di Raw e SmackDown assieme).

Ma, ciononostante, ripeto quel che ho detto all’inizio di questa breve riflessione: sono ottimista. Spero che per la fine dell’anno la divisione femminile regalerà ancora tante altre emozioni e che non si abbia più paura che, se venisse a mancare un caposaldo come Becky o Charlotte, essa si troverebbe allo sfascio. Le mie paure sono state smentite, adesso spero che non si retroceda e si continui su questa strada.