Come riportato da Variety, Muhammad Ali sarà introdotto nella WWE Hall of Fame nella classe del 2024. Una delle figure più iconiche della storia dello sport, il tre volte campione del mondo dei pesi massimi di pugilato e medaglia d’oro olimpica era conosciuto in tutto il mondo per il suo carisma, la sua sicurezza e la sua abilità sul ring. Conosciuto semplicemente come “The Greatest”, l’influenza di Ali è andata oltre lo sport: il suo lavoro di attivista, artista e personalità di spicco lo ha reso una delle figure più conosciute al mondo.

Non solo pugile

Sebbene sia conosciuto soprattutto come pugile, Ali ha avuto un grande impatto nel mondo dello sport intrattenimento: Il 26 giugno 1976, ha infatti combattuto a “The War of the Worlds”, un incontro di esibizione contro Antonio Inoki, anch’egli WWE Hall of Famer, all’interno della Nippon Budokan Arena di Tokyo, in Giappone. L’incontro, disputato secondo regole specifiche, si concluse con un pareggio per 15 round davanti a 32.000 tifosi. L’evento fu un enorme successo e portò innumerevoli nuovi fan al wrestling, oltre a essere considerato un precursore delle moderne arti marziali miste. Sia Ali che Inoki divennero amici dopo l’evento e Inoki utilizzò persino la theme e le catchfrase di Ali come propri. Dopo essersi ritirato dal ring con un record di carriera di 56-5 con 37 KO, Ali è tornato nello squared circle dove ha vestito la divisa di special guest referee per l’inaugurale prima edizione di WrestleMania nel 1984, durante il main event tra Hulk Hogan e Mr. T vs. “Rowdy” Roddy Piper e “Mr. Wonderful” Paul Orndorff. Iconico il momento in cui Ali ha colpito Piper con il suo destro.

Ali è purtroppo scomparso il 3 giugno 2016, all’età di 74 anni, ma la sua eredità persiste, e il suo lavoro per modernizzare e globalizzare il wrestling verrà universalmente riconosciuto con l’introduzione nella prestigiosa WWE Hall of Fame.