Com’è chiaro a chi mi legge da un po’, il mio tifo per il n.1 contender’s match era tutto per LA Knight. Il quale, tuttavia, deteriora pericolosamente: Le sue prestazioni sono un continuo saliscendi qualitativo, con momenti in cui Knight tira fuori esecuzioni da manuale intervallate da preoccupanti fasi di stanca, in cui l’atleta è affaticato in maniera poco promettente. L’età si fa sentire e il tempo scivola via come fosse olio. Perciò penso che per lui le speranze di vederlo in auge siano ridotte al lumicino. Tornando a Styles, è davvero la scelta migliore per la prima difesa titolata di Cody Rhodes? Il fenomenale viene da un cambio di personalità piuttosto repentino, in cui i colori sgargianti hanno lasciato spazio ad un nero cupo che sembra essere il perno della sua personalità, con una theme song nuova ed un carattere molto meno socievole. Ma nel suo primo esame importante contro Knight a Wrestlemania XL è stato rimandato con una insufficienza, venendo sconfitto da Mr. Yeah che per questo pareva lanciato verso nuove vette, salvo cedere il passo proprio ad Aj Styles nel torneo per decretare il primo sfidante al titolo WWE a Backlash due settimane dopo.

A tutti gli effetti un dietrofront del team creativo che ora punta a presentare Styles come ostacolo temibile per il primo regno  dell’American Nightmare. Cody Rhodes infatti, a solo due settimane di distanza dalla sua emozionante vittoria del titolo, già è diventato bersaglio, sopiti gli entusiasmi iniziali, di grande scetticismo da parte dello stesso pubblico che lo inneggiava. C’è la strana e impercettibile sensazione che possa annoiare prima del previsto. La WWE, che di situazioni analoghe in passato ne ha vissute tante, forse ha optato per un heel profondamente inviso al grande pubblico, in grado di generare tanto odio da portare ad amare ancor di più Cody. Ed Aj, che di certo non è l’atleta più meritevole di una title shot in questo momento a Smackdown, diviene l’uomo giusto al momento giusto. Mi rendo conto che se anche nei piani iniziali ci fosse stata una remota intenzione di concedere a LA Knight una possibilità, il rischio di contrapporre un “face” così popolare poteva generare un istintivo distacco dal campione Cody, concretizzando questa paura che attanaglia già la metà del web.

Per cui a Backlash sarà di certo garantito un ottimo incontro per il titolo mondiale, essendo Styles una garanzia in questo. Per ciò che concerne il dubbio su Cody, è ancora troppo presto anche per averne una latente manifestazione. Oltre ad avere un volto pulito ed un atteggiamento genuino, l’atleta non ha mai creato barriere tra lui e il pubblico (soprattutto quello più giovane), apparendo sin da subito come un vero uomo del popolo. Ha tutte le caratteristiche di John Cena del 2005, ma a differenza di quanto accaduto col rapper di Boston, oggi il team creativo è consapevole di quanto possa essere pericoloso rendere il “baby-face” onnipotente, anche contro la logica. E quindi credo che gli errori del passato non saranno di certo commessi di nuovo. Ma anche dovesse attirare su di sé le antipatie dell’Universo WWE, il dramma non sarebbe identico a quello di Cena e di Roman. E questo per un motivo sostanziale: Cody ha saputo far innamorare di sé nel ruolo di “chaser” (chi rincorre una cintura). Cosa che tanto il Capotribù quanto il 16 volte campione del Mondo non hanno fatto. Questo non perché non fossero capaci, ma per aver avuto troppo poco tempo anche solo per provarci prima di vincere un titolo mondiale. Il problema di questi due fu che il pubblico rigettò il loro trionfo perché non avevano dimostrato di esserselo sudato abbastanza, cosa che Cody ha ampiamente dimostrato di meritare. Quest’ultimo, semmai, ha un altro tipo di ostacolo da superare: Riuscire a profilarsi all’altezza di un precedente regno da campione mondiale che, bene o male, ha segnato un’epoca in WWE. Quindi la domanda non è se Cody sarà un campione simpatico o antipatico, ma se sarà all’altezza di chi lo ha preceduto.