NXT, Lucha Underground, TNA Impact e ROH: non vi è mai stata una tale offerta televisiva per il wrestling in America. Il colpaccio siglato dal network Destination America è arrivato come un fulmine a ciel sereno ma non ha prodotto scossoni, solo approvazione.

Certo potrebbe complicato per gli americani scegliere, ma i canali che propagheranno i quattro show sono diversi e coprono zone diverse degli Stati Uniti. Certo non arriverà un prodotto inedito sui DA per quanto riguarda la Ring Of Honor se è vero che la fed di Phila continuerà a seguire la precedente programmazione e solo la settimana seguente raggiungerà il nuovo canale. Sarà però una botta pubblicitaria di alto livello che va ad accendere la passione dei tifosi e mette per la prima volta Jay Briscoe e Jay Lethal contro Kurt Angle e Bobby Roode. Una sfida che a livello di starpower si presenta impari: Jeff Hardy, lo stesso Angle, Roode, Lashley, Aries, Abyss hanno una storia ed una spinta comunicativa maggiore rispetto ai colleghi del roster rosso. Questo però non significa nulla: la ROH è una fed radicata, che si è staccata dai cinque stati in cui era solita fare show ed ha saputo fidelizzare nuovi tifosi, facendo sold out (o quasi) ovunque. Per questo partono alla pari e cercheranno di aiutarsi a vicenda. 

MVP che non prende bene la scelta lo capisco: la TNA è sempre lì che barcolla ma non molla, ha rischiato di esser cancellata ed è ancora lì che non sa dove andare. La GFW è dietro l'angolo, non vede l'ora di iniziare e lanciare il guanto di sfida a tutti con il vantaggio di essere una creatura nuova e quindi godere di un importante curiosità. Ma MVP lo capisco perché è arrivato in un momento dove l'euforia era passata, il 2010 era passato da molto e la Monday Night War una utopia. Quando ci provò con Hogan, la Carter aveva ben in mente il sogno di una riedizione. Ma come accaduto con la WCW, il buon Hulk è riuscito nell'impresa di rovinare l'ennesimo progetto. Così si è passati dal sogno alla realtà di come la WWE sia impossibile da raggiungere. E allora ecco che la seconda posizione diventa appetibile perché la TNA scricchiola, cade, si rialza, ricade e perde ogni credibilità: infatti come può averla un promotion che con quello starpower enorme non riesce a bookare house show, e quelli che mette in piedi non raggiungono almeno le 500 unità?

Lucha Underground è un progetto solo televisivo che ha saputo stabilizzare i suoi ascolti dopo la partenza a rilento. Al di là della presenza di Del Rio, Muertes e Texano che sono le stelle della AAA, e di Mundo e Puma (Ricochet), è un programma che va forte con gli atleti meno pubblicizzati: chi pensa che Big Ryck potesse inserirsi così bene nel roster? Chi pensava che la Crew funzionasse così bene o che Angelico divenisse il nuovo idolo, e venisse monitorato dalla WWE? Chi pensava che Hernandez potesse avere un senso o che Cage potesse divenire finalmente quel main eventer che tutti si aspettano da anni? Forse tutti, sicuramente nessuno, Ed ora arriverà anche una seconda stagione, con Rey Misterio grande nome e tanti midcarder assunti ad un livello più alto della loro precedente carriera. Un programma ben gestito, bello da vedere e seguire dall'inizio alla fine che darà altre soddisfazioni.

Alla fine rimane NXT, sul quale pesa certamente questo periodo non propriamente florido. Però i talenti ci sono, vanno solo sfruttati diversamente e dato maggior peso a quello che ruota dietro Kevin Owens: non sarebbe impossibile da immaginare un main event per il titolo femminile o per i titoli di coppia (ma per farlo dovrebbero accantonare Blake & Murphy, per ora anonimi). Owens farà il resto finché rimarrà a seguire lo show "piccolo", dovesse passare nel main roster lascerà un vuoto immenso su cui bisognerà lavorare.

A questo punto l'attesa cresce per capire quale sarà la risposta del pubblico. Si dice: più show ci sono, più interesse arriva. Certo, nessuno va in diretta e la differita potrebbe convincere molti a lasciar perdere uno show piuttosto che un altro in base ai match o ai protagonisti descritti nelle review ai tapings. Però rimane la sfida, e si alza il livello dato che tutti saranno tenuti ad agire in modo più deciso in regime di concorrenza diretta.