Non siamo abituati. Non ci capacitiamo di come qualcuno, nel 2021, abbia ancora voglia di creare delle stelle future e dar loro degli spot logici, coerenti, d’impatto. Siamo stati abituati per 20 anni a vedere ragazzi vincere titoli su titoli senza guadagnare nulla per davvero, senza lasciare una traccia di coerente costruzione dietro di sé. Quando Aleister Black è diventato Malakai Black, il primo commento dei fan è stato proprio quello: hanno perso una opportunità, un fenomeno.

Quel fenomeno è diventato un heel credibile, temibile, in appena tre settimane rispetto ai precedenti tre anni. Certo, il buon vecchio Tommy End aveva fatto bene a NXT ma tra infortuni e accostamenti fatti apposta per lo spettacolo (con Ricochet) e non per il suo personaggio, avevano smorzato un pochino quello stint. Nel main roster poi non ne parliamo: belli i match con Murphy, ma poi cosa è rimasto? Credo che ancora oggi Paul Heyman si stia mangiando le mani per non essere riuscito ad avere il tempo di renderlo una stella luminosa.

Stella che è diventato in poche puntate a Dynamite. Merito sicuramente dell’accostamento a Cody, che tutto quel che tocca, luccica. Anche se quel match e quel post match di settimana scorsa sono stati un copia-incolla di quel che avevamo già visto un anno fa con Brodie Lee, peraltro con le stesse tempistiche – anche in quel caso Rhodes dovette fermarsi per registrare un programma tv. Mi auguro che quell’attacco alle spalle di Malakai non porti ad un altro match e all’ennesima affermazione di rincorsa di Cody, non sarebbe decisamente accettabile.

Ma ora abbiamo in mano un wrestler che può fare qualsiasi cosa. Ha uno status tale che può andare per un titolo, può insidiare un avversario di grosso calibro, può trovare degli alleati e costruire uno spazio adatto alle sue caratteristiche. Per molti, i compagni ideali sarebbero i Dark Order. In realtà potrebbe anche avvenire uno split interno a quella stable, con due fazioni “oscure” che tentano di guadagnarsi un posto al sole e qualche buon titolo negli show AEW. Ci vedrei bene Evil Uno e Grayson al suo fianco. Dall’altra parte l’ex Bray Wyatt coi restanti membri. Uno scontro tra titani.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.