Cari amici e amiche che ci seguono e ci leggono, bentornati e buona ultima domenica e giornata di Maggio a voi! Qui il vostro Mauro di fiducia di ritorno col suo personale blog sulla nostra Major League Wrestling! Come ben sapete, se avete un minimo di esperienza e dimestichezza con i blog e review degli show settimanali di Fusion, io mi sono sempre dimostrato assolutamente favorevole e ben disposto nei confronti della MLW, compagnia che secondo me, pur essendo relativamente minore, mette in gioco un grande numero di strepitosi talenti e organizza le proprie attività in maniera magistrale e ben precisa. Tuttavia, c’è un potenziale “contro” che può essere tratto dalla federazione, e questo è l’assenza di una divisione femminile concreta ed effettiva.

Court Bauer, direttore della Major League Wrestling, e la stessa compagnia hanno sempre, almeno in teoria, visto nella “Women’s Revolution” un qualcosa di importante e, anzi, fondamentale nel panorama del wrestling professionistico internazionale, e a più riprese, durante il corso del 2019 in particolare, è stata fatta menzione della divisione femminile nella MLW e della sua ufficiale nascita. Una larga fetta di fan, d’altro canto, si è fatta sentire in merito, chiedendo in svariate occasioni che la federazione mostrasse più diversità e un’altra importante faccia della medaglia, e questo, ad un certo punto, sembrava potesse concretizzarsi.

Infatti, fu lo stesso Bauer, in replica alle diverse richieste fatte nelle piattaforme social, a dichiarare che era nei piani della compagnia la creazione di una vera e propria divisione femminile, chiedendo, spesso, ai fan quali talenti avrebbero voluto veder calcare il ring della Major League Wrestling. E un tentativo, in fin dei conti, c’è stato, un tentativo di creazione di un progetto a lungo termine, che poi non è, in realtà, venuto a fruizione. In onore dello show #85 di Fusion dello scorso Novembre, venne dichiarata, ufficialmente, la nascita della “Women’s Division” in quel della MLW con il primo match femminile dello show settimanale, con Zeda Zhang che andò a contrapporsi a Spider Lady. Da quel momento in poi, tuttavia, abbiamo potuto assistere ad un nulla cosmico.

Il tutto suona un po’ anomalo, volendo entrare con zelo e attenzione nel dettaglio della situazione ivi presentata, perché, se andiamo a risalire all’allora resurrezione della MLW nel non lontano 2017, abbiamo potuto assistere ad una vasta gamma di match femminili negli show organizzati, ai tempi, dalla compagnia, con talenti del calibro di Santana Garrett, Mia Yim, Leva Bates, Priscilla Kelly e Chelsea Green. Sappiamo che le atlete femminili non mancano, in svariate occasioni, di dimostrare le loro capacità e il loro saper intrattenere sul ring, dunque non sarebbe assolutamente male, secondo me, vedere un po’ di azione al femminile anche nella MLW.

Basti pensare alla stessa WWE, federazione che, almeno negli ultimi anni, ha propugnato, con fierezza, la cosiddetta “Women’s Revolution”, con tanto di main event di show e PPV, Hell In A Cell match e Royal Rumble tutti al femminile, per arrivare al famigerato e importante main event di WrestleMania 35 con Ronda Rousey, Charlotte Flair e Becky Lynch, ma non solo. La AEW, la ROH, la stessa Lucha Underground e la NWA hanno a loro disposizione una concreta e definita divisione femminile, con tanto di match e storyline attivamente presenti durante le programmazioni (a livello settimanale o generale). Dove sta, dunque, il problema?

Beh, inutile dirvi che sono state avanzate delle ben precise controffensive in merito, non solo dai fan più puristi e, volendo anche, conservatori del pro-wrestling, ma anche dallo stesso Bauer come portavoce dell’intera MLW. Molti pensano che non ci sia una reale necessità, all’interno della programmazione settimanale di Fusion, di vedere dei talenti femminili prendere piede, magari a discapito dei talenti maschili, e lo stesso Bauer aveva denunciato, a mo’ di scudo nei confronti di questa situazione, la scarsità di tempo a disposizione per poter mettere su una programmazione costante per una divisione femminile.

Al momento possiamo contare, nel roster ufficiale della federazione, almeno secondo le fonti promosse da Wikipedia, tre atlete femminili nella MLW: Salina de la Renta, che abbiamo potuto vedere prettamente con un ruolo di manager in compagnia; Priscilla Kelly, la quale ha fatto, a più riprese, da compagna e alleata di Jimmy Havoc; e per concludere e finire in bellezza, l’unico talento che abbiamo potuto vedere, effettivamente, nel ring della Major League Wrestling, come già anticipato prima, ovvero Zeda Zhang. Le promesse ci sono state, promesse di creazione di una divisione femminile e recruitment di talenti, e sappiamo bene che, a livello internazionale, ci sia una quantità abominevole di grandi donne e wrestler che potrebbero dar luce a del gran spettacolo anche nella MLW e offrire della diversità alla compagnia. Abbiamo potuto vedere, come nel caso di Sami Callihan e MJF, che i talenti possono pure essere “prestati” o essere reclutati avendo già un contratto con altre promozioni, quindi non pensiamo necessariamente che sia qualcosa di trascendentale. Finora, però, nulla è andato in porto.

Io, da grande promotore e propugnatore della “Women’s Revolution”, ma più in generale della componente femminile nei roster e negli show di wrestling professionistico, al pari di quella maschile, mi devo necessariamente trovare in una posizione di disaccordo con quello che è stato fatto in merito nella MLW. Per carità, ritengo che gli show settimanali di Fusion riescano, pienamente, a stare sui propri piedi già così e soddisfare le potenziali aspettative che uno spettatore e appassionato di indies e wrestling possa mai avere. Tuttavia, penso anche, data la presenza efficace e rilevante, in altre promozioni, grandi o piccole che siano, di una divisione femminile di tutto punto, che la MLW potrebbe soltanto che godere e trarre beneficio da una rivoluzione in merito. La diversità e la varietà sono sempre le benvenute, d’altronde.

Questa che vi ho presentato è stata, sostanzialmente, una riflessione molto personale, frutto di un parere altrettanto personale, che ho sempre avuto da quando ho cominciato a seguire la Major League Wrestling, specie in contrapposizione con le altre promozioni di mia conoscenza, e rimane dunque qualcosa di personale e non necessariamente condivisibile. Rimane, tuttavia, una riflessione che volevo portare soprattutto a voi, per capire se io, da umile fan del wrestling, abbia pretese troppo alte e/o disilluse, e, più in generale, per vedere un po’ altre prospettive e posizioni. Detto ciò, cari lettori di Zona Wrestling, do a voi la parola, curiosissimo di sapere, quindi, la vostra opinione e punto di vista a riguardo. Commentate pure, mi raccomando!

Mauro Cambus