La WWE ha creato di recente il ThunderDome, una nuova imponente struttura collocata all’interno dell’Amway Center di Orlando e che permette ai fan di tutto il mondo di assistere live agli show e di apparire sugli schermi intorno al ring come se fossero realmente sugli spalti. Un’idea rivoluzionaria, mutuata dall’NBA ma elevata all’ennesima potenza con tutta una serie di accorgimenti ultra tecnologici.

A Stephanie McMahon è stato chiesto cosa accadrà al ThunderDome dopo che questo avrà esaurito il suo compito e sarà possibile tornare ad esibirsi in palazzetti gremiti di pubblico: “Credo che si possa monetizzare un’esperienza virtuale in cui leghe, team e promoter possono vendere biglietti in tutto il mondo per un evento locale. Ci sono grandi fan per tutti i franchise lì fuori, che sarebbero felicissimi di essere presenti ad un evento ma non possono, e se gli diamo la possibilità di essere più vicini alla partita, invece che guardarla solo in tv, firmerebbero subito per poterlo fare”.

McMahon ha quindi aggiunto: “Da questo nasce un nuovo modello di business. Puoi coinvolgere i fan con un’esperienza unica con angoli di ripresa diversi o contenuti aggiuntivi. In più, cosa fondamentale, si sentiranno come se fossero presenti nell’arena. La loro presenza sarà lì con giocatori o artisti che si esibiscono. E’ qualcosa di incredibilmente potente. So che leghe, squadre e promoter che potrebbero veder crescere molto i loro guadagni e la loro audience globale con questa piattaforma. Si tratta di qualcosa che accadrà certamente”.

Sembra -insomma- che se il ThunderDome andrà in cantina in un prossimo futuro, la sua tecnologia verrà in qualche modo mantenuta. Aspettiamoci segmenti delle arene riservate ai monitor anche quando il pubblico reale potrà fare ritorno sugli spalti e soprattutto aspettiamoci che l’esperienza oggi gratuita del ThunderDome diventi invece un servizio esclusivo ed a pagamento per i fan che non possono assistere agli show dal vivo.