Forbes ha recentemente rilasciato la lista dei CMO (Capi dell’ufficio marketing) più influenti al mondo. A differenza di quella di due anni prima, Stephanie McMahon, classificatosi allora al diciannovesimo posto, è riuscita a compiere un balzo di ben diciassette posizioni, classificandosi seconda in quella appena pubblicata. Per chi se lo fosse chiesto, la prima posizione è stata occupata da Bozoma Saint John, il CMO di Netflix.

Come viene stilata questa lista?

La lista si basa su dei parametri che vengono analizzati da un team di professionisti scelti da Sprinklr e LinkedIn. Oltre cinquecento CMO (con relativi brand) son stati considerati da Forbes per la composizione di questa lista. L’unica cosa richiesta ai CMO per poter essere eleggibili per questa lista, è che il loro periodo d’attività sia stato almeno da Gennaio a Maggio di quest’anno.

La motivazione dietro la scelta di Stephanie

La scelta di Stephanie McMahon è stata accompagnata da una breve motivazione per la quale quest’ultima è stata considerata meritevole del suo secondo posto. Questa recitava:

Stephanie McMahon, non solo può vantarsi di scrivere sul proprio curriculum ‘pro-wrestler’ ,ma anche di esser riuscita a coordinare la creazione del “ThunderDome” (e il successivo ritorno dei live show), il quale ha permesso lo streaming del prodotto WWE a tutti i fan, nonostante il difficile periodo dovuto dal covid. La McMahon è riuscita ad ottenere importanti collaborazioni, come con Netflix per l’Army Of the Dead Show o Connor’s Cure / The V Foundation con la raccolta fondi per la battaglia contro il cancro in età pediatrica. Inoltre, è importante ricordare di come abbia aiutato l’AD Council (Organizzazione no-profit che si occupa di servizi pubblici) ad organizzare una campagna marketing che aiutasse tutti coloro che volessero vaccinarsi”.