Il recente licenziamento di Nia Jax ha fatto molto discutere. La donna era da tempo uno dei volti più noti del roster femminile WWE, inoltre -secondo quanto da lei stessa confermato- aveva da poco richiesto di assentarsi per alcuni problemi psicologici a cui stava facendo far fronte.

I motivi del licenziamento di Nia Jax

Secondo la Newsletter del Wrestling Observer, Nia Jax ha avuto lo stesso trattamento di altri colleghi che richiedono una pausa. Per quanto la WWE non faccia nessun problema su questo fronte, chiedere di fermarsi è qualcosa che viene implicitamente stigmatizzato e che quando arriva il momento di fare dei tagli viene messo sul piatto della bilancia. Il giornalista Dave Meltzer, istituzione del settore, ha scritto “Loro ti dicono che hai bisogno di tempo libero e sei una star del main roster, te lo daranno. Ma qual è il messaggio qui? Il messaggio è un po’ ‘Ok ti diamo il tempo libero ma quando verrà il tempo di fare dei tagli e non sei in televisione, sarai più a rischio”.

Si tratta di una situazione che la WWE non ha ovviamente espresso in nessun luogo ne ufficialmente ne informalmente ma che sembra essere la sensazione di chi vive il backstage. Già ai tempi della pandemia c’erano state delle segnalazioni alle autorità della Florida di alcuni dipendenti, rimasti anonimi, che avevano chiesto aiuto in quanto malgrado non avessero ricevuto degli ultimatum ufficiali da parte della WWE, pensavano che il loro posto di lavoro sarebbe stato a rischio se non avessero accettato di collaborare alle riprese a porte chiuse che la WWE organizzava in quel periodo al Performance Center.

Secondo quanto riportato da alcune autorevoli fonti, come il Mat Man Podcast e Fightful, la WWE avrebbe scelto di licenziare alcuni dei wrestler di quest’ultima tornata di tagli anche per via della loro avversione alla vaccinazione. Una circostanza che la stessa Nia Jax ha negato, dicendo che nessuno in WWE le ha mai accennato di questo problema.