Secondo quanto riportato da alcune importanti testate americane la WWE sarebbe in trattativa con le autorità di regolamentazione del gioco d’azzardo in Colorado e Michigan per legalizzare le scommesse sui match di alto profilo della compagnia. Una mossa che garantirebbe un altro enorme filone di entrate all’azienda di Vince McMahon e realizzerebbe il sogno di tanti appassionati.

La WWE starebbe lavorando con la società di contabilità Ernst & Young per assicurarsi che i risultati degli incontri rimangano segreti, nella speranza di convincere i regolatori che non c’è possibilità che i risultati trapelino al pubblico. Fonti riservate avrebbero aggiunto che ciò accade già in altri ambiti, e che società come PwC ed Ernst & Young, hanno storicamente lavorato con eventi non propriamente sportivi come Oscar ed Emmy, per mantenere segreti i risultati.

Le scommesse sugli Academy Awards sono già legali e disponibili attraverso alcune applicazioni di scommesse sportive, tra cui i leader di mercato FanDuel e DraftKings. Anche se la maggior parte degli stati non le consentono ancora tra cui proprio il Colorado. I dirigenti della WWE hanno citato le scommesse sugli Oscar come modello per convincere le autorità di regolamentazione che il gioco d’azzardo sui match di wrestling è sicuro.

Va detto che se i risultati delle votazioni degli Academy Awards sono noti a pochi eletti prima di essere annunciati pubblicamente, non sono sceneggiati da scrittori. Anche se le autorità di regolamentazione consentissero il gioco d’azzardo, le società di scommesse dovrebbero decidere se sono disposte a piazzare quote sugli incontri della WWE anche se fosse legalizzata come pratica. La WWE al momento non avrebbe ancora discusso la questione con le società di betting.

Una rivoluzione anche per il booking

Interessante anche quanto raccontato da Dave Meltzer durante Wrestling Observer Radio. Il noto autore di wrestling ha spiegato che se la WWE ottenesse quello che vuole sarebbe costretta a cambiare, e di molto, il modo in cui arriva alla scrittura degli show. I risultati degli incontri dovranno essere tenuti segreti ai performer, che potranno conoscerli solo alla chiusura delle scommesse.

D’altro canto, queste informazioni non potranno essere divulgate nemmeno internamente. Ciò significa che il team di scrittura non sarà in grado di creare storie a lungo termine che dipendono dalla vittoria e dalla sconfitta di alcuni personaggi. Questo renderebbe la scrittura di storie a lungo termine molto più complicata.

Si tratterebbe anche di una questione legale delicata, come ha spiegato lo stesso Meltzer: “Nel momento in cui lo dicessero a qualcuno e si venisse a sapere sarebbero subito indagati e si troverebbero in un’incredibile quantità di guai per violazioni del gioco e cose del genere. Non c’è niente da scherzare. Non possono letteralmente farlo. I wrestler dunque non saranno in grado di conoscere i loro risultati, almeno negli incontri su cui si scommette. Se hai un grande incontro in pay-per-view – devi prepararlo prima e senza sapere se vincerai o perderai è molto difficile. Questi incontri sono creati con l’aiuto di producer e tante altre persone, la struttura dell’incontro dipende da molte cose diverse, come ad esempio: “Verso dove andremo poi?”, “Qual è la storia dell’incontro?”, “Come portiamo al finale dell’incontro?”. Se non sapete nulla di tutto questo è veramente difficile”. Meltzer ha poi aggiunto: “Se Roman Reigns si presenta al pay-per-view contro Sami Zayn e non sa se vincerà o perderà fino all’ultimo minuto, come fanno lui, Heyman e tutti gli altri a creare le storyline per la settimana precedente e per quella successiva e a capire dove andranno, come si inserisce Cody Rhodes e tutto il resto?”.

Insomma, sebbene quella delle scommesse sia un’idea che alletta molto la WWE e i suoi fan, è pur vero che servirà un grandissimo lavoro per ottenere il permesso e che ne servirà ancora di più per evitare guai legali. Qualsiasi anticipazione sugli esiti dei match potrebbe -infatti- causare beghe legali enormi alla compagnia, con implicazioni anche penali. Inoltre il modo in cui si scrivono le storie potrebbe dover radicalmente cambiare, con anche la possibilità che il tutto si trasformi in una gabbia alla creatività del team presieduto da Triple H.