Non serve guardarsi troppo indietro per rimirare i tempi in cui NXT forniva la migliore ora di wrestling dell’intero sport entertaiment.
La formula dello show giallo-nero, in sintesi uno spettacolo indie messo a lucido e patinato, si reggeva su pochi, ma solidissimi, pilastri, tra cui una divisone tag team di pregio, ben superiore, quantomeno per la considerazione alla stessa riservata e ai match messi in atto, a ciò che il main roster poteva offrire.

Ma poi questo piccolo miracolo del wrestling mondiale, sul quale sembrava non dover mai calare il sole, ha iniziato a subire, gradualmente, dei cambiamenti.
Invero, complice il passaggio in chiaro su USA Network, la pandemia, la mancanza di un ricambio costante di lottatori e il debutto della diretta concorrente AEW, NXT ha perso, almeno ai miei stanchi occhi, gran parte del suo splendore, in particolare per quanto concerne la divisione di coppia.

Quello che un tempo era il fiore all’occhiello del progetto targato HHH, si è trasformato in un mero riempitivo degli show, sul quale non concentrare gli sforzi e puntare sull’usato sicuro (vedasi Breezango, Maverick e Dain et similia).
Tuttavia, nelle ultime settimane, sembra esserci, sotto questo profilo, una netta inversione di tendenza, grazia e per il tramite del Dusty Rhodes Tag Team Classic.
Il torneo tra coppie, giunto alla sua VI edizione, offre ad NXT, mai come prima, un nuovo punto di partenza per la divisione Tag.

Sotto questo frangente, fanno ben sperare il debutto dei MSK, un unicum nel panorama WWE, e i cambiamenti in seno all’Undisputed Era, con O’Reilly preposto alla divisione singolo e la coppia Cole/Strong a giocarsi la vittoria del torneo e (forse) i titoli di divisione.
Fanno da contorno a questa rosea situazione, il consolidamento dei Grizzled Young Veterans come uno dei Tag Team più rocciosi e convincenti dello show.

Piccola (grande) macchia di questa situazione sono gli attuali detentori delle cinture, quei Lorcan e Burch che dovevano essere gli alfieri della nuova stable firmata McAfee ma che, orfani dell’ex punter, si trovano come due personaggi in cerca di autore e con due cinture alla vita (forse) un po’ troppo larghe per loro.

Vedremo se, all’esito del torneo, ci aspetta un cambio al vertice, magari in favore dell’U.E., così da permettere a Cole di completare il suo Tris di cinture ad NXT.

Claudio

Nel sito dal 2014, editorialista occasionale, blogger di 205 Live, nonché una delle voci del ZWRadio Show. Orgogliosamente sardo, venne folgorato da un Velocity su Italia 1 in giovane età; da allora non ha più smesso di seguire il Wrestling.