CM Punk, fresco di ritorno sul ring ad All Out, sta vivendo una seconda carriera, ricca di nuovi (e vecchi) potenziali avversari, in una federazione nella quale sembra trovarsi a suo agio. Punk ha ribadito di non aver mai avuto l’intenzione di tornare in WWE, defindendo questo momento in AEW come se fosse un bambino a Natale. Nonostante la felicità, il buon Punk non si è tirato indietro dall’attaccare di nuovo il suo ex posto di lavoro.

Punk è stato recentemente ospite di Oral Sessions per una chiacchierata con Renee Paquette, già Renee Young in WWE, ed è stato molto aperto (come sempre) riguardo al suo stint a Stamford.

“Quando sono andato over, per così dire, fu tipo ‘è uno di noi ora! Guardaci seppellire tutti!’. E io avrei risposto ‘nah amico. Che schifo. Non è bello’. E loro sarebbero rimasti tipo, ‘oh’. Amo Jim (Ross), davvero. Ma penso che troppo spesso ci sia un atteggiamento tipo “Non lo capisco, toglilo dalla TV. Utilizzerò Orange Cassidy come esempio, che penso che a cena l’altra sera abbia mangiato il mio branzino. Quindi c’è vero odio! Ma è una cosa che guardo e dico, ‘Non l’ho capita’. Ma ascolto le persone, come reagiscono a lui, quanto piaccia loro. Quindi sono tipo “ca**o, sì!”. Perché dovremmo buttarlo nella spazzatura? Mi ricorda solo quando mi sono presentato lì e quelle stesse persone erano tipo, ‘Non l’ho capita’. E io ero tipo, ‘beh, avete 65 anni e siete razzisti. Credo di dover essere super felice che non mi capiate.’ Non sta a me capire. È il pubblico che dovrà capire. Non mi piacciono le cose perché piacciono a qualcun altro. Mi piace quello che mi piace. E se a qualcun altro non piace, ciò non influenza la mia opinione in alcun modo”.