Uno degli argomenti principali alla nascita della All Elite Wrestling era il tempo. I tanti fan del wrestling si attendevano un lancio veloce, immediato, un primo show nel giro di pochi mesi. Quando i Bucks hanno annunciato il 25 maggio come prima data, la delusione di alcuni è stata palese. Chi sognava il grande salto, la sfida alla WWE, si è trovato a dover fare i conti con la realtà, che è molto più complessa dei desideri che ciascuno ha.

Quando hai una strategia, il tempo è il tuo miglior alleato. Cody e i Bucks hanno ottenuto una buona lezione dalla NWA: costruire passo dopo passo una compagnia è il miglior modo per trattenere l’interesse dei fan. La stessa NWA ha poi dimostrato che se il tuo proposito è quello di mettere su casa in vent’anni e la forza dei primi video non viene replicata con i successivi, allora tutto quell’interesse va scemando. All In sembra infatti aver fatto male alla creatura di Corgan, scivolata nuovamente nell’anonimato dopo essere stata elevata da un enorme lavoro grafico e video.

A differenza della NWA, la AEW può vantare sui due anni di vita del canale Being The Elite, su atleti molto conosciuti e in grado di spostare una massa con un semplice schiocco delle dita. Ed è per questo che il tempo diventa un alleato da gestire e da manovrare. Ogni settimana non mancano di annunciare qualcosa, di mostrare qualcosa. Non mancano di dare interesse, costruire atleti, farli conoscere ad un pubblico che non li segue, darli in pasto ai like e alle aspettative future. Pensate solo a come sono state presentate Britt Baker ed Allie, con quella confidenza e quello spicchio di realtà che difficilmente troviamo altrove, dove tutto è palesemente artefatto.

Pensate anche a MJF, che nelle indy è tanto conosciuto ma se vuoi pusharlo ad un livello più alto devi mostrarlo come uno dei tuoi ace. O Michael Nakazawa: chi lo conosce? Probabilmente gli smanettoni di wrestling nipponico e qualche fan di Kenny Omega. Ripetere, ripetere, ripetere il suo nome accresce l’interesse e l’aspettativa di vederlo sul ring. Ma manca tempo? Sì, ne manca un bel po’.

Nel mentre però c’è tantissimo da annunciare, perché non esiste solo lo show del 25 maggio ma ci sono anche quelli di giugno (assieme alla CEO), quello di luglio (il cui ricavato andrà in beneficienza), quello di agosto (presumibilmente in Europa) e quello di settembre (All In parte seconda). Settimana dopo settimana sanno bene dove possono andare a parare, che sia mostrare i toys collegati alla compagnia o un nuovo wrestler.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.